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Francia, Philippe è irremovibile: “Non si torna indietro” e il Lione rinnova la protesta. “Scelta affrettata e disastrosa”

Il Primo Ministro francese non torna indietro sulla scelta di bloccare il campionato, ma il Lione esprime il proprio dissenso in un comunicato.

Redazione Il Posticipo

Scontro dai toni piuttosto aspri fra calcio e politica in Francia dopo la decisione maturata in Italia. Edouard Philippe, Primo Ministro francese, come riportato da Le Parisien è stato chiaro. I campionati non riprenderanno.

MAZZATA - Il discorso pronunciato dal premier Francese pone fine alle speranze del presidente del Lione. "Non penso che sia il momento giusto per ripartite. Spero che l'inizio della prossima stagione possa avvenire in condizioni normali. Non è mio compito commentare le decisioni di leghe e federazioni. I campionati sono interrotti per ottime ragioni". Philippe tuttavia, ha detto sì alla ripresa degli allenamenti a partire dal 2 giugno mentre la ripresa è fissata non prima del prossimo 23 agosto.

COMUNICATO - Il discorso del Primo Ministro è stato recepito ma non apprezzato dal club. E la società del presidente Jean-Michel Aulas ha espresso il suo dissenso attraverso un comunicato. "L'Olympique è lieto delle buone notizie riguardo a chi ha sofferto la pandemia. E ritiene che la ripresa dello sport porterà sostegno morale a tutto il paese. Autorizzare a riprendere gli allenamenti dal prossimo 2 giugno è una conferma che la decisione di interrompere le competizioni è stata affrettata. L'Olympique è preoccupato per questa disastrosa decisione riguardo il calcio professionistico francese".

COPPE - Il comunicato precisa inoltre. "L'autorizzazione ad allenarsi soddisfa richieste e esigenze dei club coinvolti nelle competizioni. PSG e Lione saranno un po' meno svantaggiate rispetto ai loro avversari europei essendo la Francia l'unico dei grandi paesi europei ad aver preso questa penalizzante decisione. Il Lione è in attesa di conferma che gli incontri amichevoli possano essere organizzati dal 22 giugno. E che la Lega riconsidererà la sua decisione nell'interesse di tutte le squadre francesi che desiderano affidare la fine del campionato al merito sportivo".