"Soy enfermo". Sono malato. Ma non solo nel senso dei tanti che, certamente, domenica troveranno un modo di non lavorare pur di vedersi la partita del secolo. Per River-Boca questo e molto altro, è proprio il caso di dirlo. Pur di assistere dal vivo alla finale, che si svolge in un altro continente e prevede un costosissimo viaggio, molti tifosi stanno facendo davvero di tutto. E non solo dal punto di vista economico: sono in ballo sacrifici personali, affetti familiari e, in alcuni casi, addirittura tutte le cose contemporaneamente. E AS riporta qualche storia che lascia capire quanto questo Superclasico non sia decisamente una partita come le altre.
calcio
Follie da Superclasico: “Ho lasciato la mia fidanzata e il lavoro per andare a vedere il Boca…sono malato!”
Pur di assistere dal vivo alla finale molti tifosi stanno facendo davvero di tutto. E non solo dal punto di vista economico: sono in ballo sacrifici personali, affetti familiari e, in alcuni casi, addirittura tutte le cose contemporaneamente...
LASCIARE TUTTO - Emblematico il caso di Cristian, tifoso del Boca Juniors, che pur di essere al Bernabeu ha praticamente ribaltato la sua vita e non in un'accezione positiva... "Il giorno stesso che si è cominciato a parlare della finale al Bernabeu, ancora prima che ci fosse l'annuncio ufficiale, io ho comprato il volo per Madrid. Ovviamente sono stato nervoso fino a che non hanno preso la decisione definitiva". Ok, un bel sacrificio economico. Ma non solo. "Mi sono lasciato con la mia fidanzata, ho lasciato la casa dove vivevo e devo fare il trasloco. Ma ho lasciato anche il lavoro per andare a vedere il Boca. Sono malato". Esagerato? Beh, se gli Xeneizes dovessero vincere, forse ne sarà valsa la pena.
VOLI PERSI E PRESI - E a Madrid arriveranno davvero tifosi da tutto il mondo. È il caso di Joaquin, che si farà un viaggetto niente male per essere sugli spalti del Bernabeu, partendo addirittura dall'Australia. "Dopo neanche due mesi che sono arrivato a Sydney abbiamo creato il club qui. Siamo parecchi, ci vediamo per cena e per vedere le partite. Ho comprato il volo per Madrid. Dall'Australia alla Corea, poi diciotto ore di scalo e finalmente si parte per il Bernabeu". E c'è anche chi ora ha la partita...vicina e dopo essere andato inutilmente in Argentina non se la vuole fare certo scappare. Come Daniel, presidente del club israeliano del River. "Ero al Monumental, abbiamo...sprecato un charter e due giorni. Ma ora avere il River così vicino è un'opportunità che non si può perdere". E per cui, evidentemente, si è disposti a tutto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA