Silenzio, parla El Presi. Florentino Perez si prepara a una nuova stagione dopo che nel suo Real Madrid c'è stata una vera e propria rivoluzione. Sembra un po' di essere tornati all'estate 2018, con il tecnico (Zidane in entrambi i casi) e il miglior calciatore della rosa (CR7 prima e Ramos ora) in partenza verso altri lidi. Ma il numero uno dei Blancos, ai microfoni di El Transistor di Onda Cero, è battagliero come sempre. E non risparmia frecciate a nessuno.

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Florentino Perez a tutto campo: “Mai parlato con Conte. Quella lettera d’addio non l’ha scritta Zidane”
Silenzio, parla El Presi. Florentino Perez si prepara a una nuova stagione dopo che nel suo Real Madrid c'è stata una vera e propria rivoluzione. Ma il numero uno dei Blancos è battagliero come sempre. E non risparmia frecciate a nessuno.
SERGIO RAMOS - Neanche a Sergio Ramos, il Gran Capitan che comincerà a breve una nuova tappa della sua storia leggendaria. Un addio che a Perez sembra addirittura fare male. “Ovvio che mi dispiace, a Sergio voglio bene come un figlio. Non sono mai stato in una conferenza stampa con un altro calciatore. Io faccio i miei discorsi. Per Sergio Ramos ho una vera e propria adorazione, non devo dire nient'altro. È stato qui 16 anni ed è una leggenda del Real Madrid. Tutto quello che bisognava dire su questa storia è stato detto, non andrò a dare la mia versione. Gli abbiamo dato un contratto e una data e lui non l'ha accettato. Ma questa è casa sua e può tornare. Adesso però comincia una nuova tappa e questo è un tema che riguarda il passato. Gli voglio bene come se fosse mio figlio e gli auguro il meglio. Non voglio mettermi a parlare di chi ha ragione e chi no".

ZIDANE - Stesso ragionamento per Zizou. “Conosco Zidane, non mi ha sorpreso il suo addio, era una delle possibilità. È stato un anno molto duro, ho lottato molto affinchè non se andasse. Ma non ho lett.la sua lettera, lo giuro sui miei nipoti. Mi hanno detto che c'erano scritte cose brutte, quindi quello che ha scritto quella lettera non era Zidane. Ho passato una serata con lui cercando di convincerlo a rimanere e non mi ha mai detto nulla di quello che poi era nella lettera. Io gli voglio molto bene, gli auguro il meglio. So che sogna di allenare la Francia e certamente ci riuscirà". Dopo l'addio, però, zero contatti. “Era stanco, è stata una stagione complicata tra gli infortuni e il Covid-19. Non ho parlato con Zidane, non so se è a Madrid oppure no, ma gli voglio comunque bene. Se fosse per me, tornerebbe a essere allenatore del Real Madrid". Ruolo che ora spetterà di nuovo a Carletto Ancelotti. "Siamo contentissimi del suo ritorno e di quello di Pintus, ci siamo accordati su di lui fin dall'inizio. Non abbiamo parlato nè con Pochettino, nè con Conte". E se lo dice il Presi...c'è da fidarsi.
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