Stefano Fiore e il Belgio. L'ex centrocampista, protagonista del torneo giocato proprio in casa degli avversari azzurri agli Europei del 2000, ha dei bei ricordi legati al Belgio e agli Europei. L'ex azzurro ha infatti vinto, segnando anche, nella sua sfida contro la nazionale mitteleuropea. Le sue parole sono riprese da Sky Sport.

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Fiore e il Belgio: “Sono riuscito a segnare su passaggio di Inzaghi. Oggi servirà equilibrio nella gestione”
L'ex centrocampista, protagonista del torneo giocato proprio in casa degli avversari azzurri agli Europei del 2000, ha dei bei ricordi legati al Belgio e agli Europei.
RICORDO - Il suo primo gol in nazionale, proprio contro il Belgio, ha aperto la strada del successo. Con tanto di post ironico diventato immediatamente una delle battute più riuscite del prepartita. "Ho chiuso una triangolazione con Pippo Inzaghi. Scherzo ma la sua carriera si presta a queste battute. Era un bomber eccezionale, ma non per altruismo e assist. Non era solito restituire il pallone, sono uno dei pochi fortunati a usufruire di un suo passaggio. La mie vigilie di solito erano abbastanza tese. Impossibile non provare emozioni prima di partite del genere. Anche i più freddi, giocano la partita anche prima. Spesso iniziavo la partita la sera prima pensando al mio avversario alla zona di campo a come muovermi. Credo sia assolutamente normale".
CENTROCAMPO - Sfida equilibrata, fra due squadre che amano giocate al calcio e avere il pallino del gioco in mano. Anche se per il Belgio molto dipenderà dalla presenza in campo di De Bruyne. "La chiave della sfida è ovviamente a centrocampo e nella gestione della partita. Se De Bruyne è al 100% è formidabile, sa far tutto, determina e sposta gli equilibri con gol, strappi, gestioni del pallone. Onestamente sarei più contento se non ci fosse. Ha alle spalle un infortunio, ma non ha un problema muscolare, sarà un po' condizionato, occorrerà prestare grande attenzione. E non solo a lui. Il Belgio è competitivo in ogni zona del campo. Il Belgio ha tante frecce, gioca di squadra come l'Italia. Gli azzurri ha la loro mentalità e Mancini farà bene a mantenerla. Stare nella metà campo avversaria dà fiducia ma sinora ha affrontato squadre che con tutto il rispetto non avevano il potenziale offensivo del Belgio. In questo lasciare campo agli strappi degli attaccanti belgi è rischioso. Proprio per questo sarà necessario prestare massima attenzione anche perché in campo aperto potrebbero crearci problemi".
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