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europei 2021

Fiola, un vero… Attila: prima segna, poi quasi distrugge una postazione di lavoro

BUDAPEST, HUNGARY - JUNE 19: Attila Fiola of Hungary (obscured) celebrates with the fans after scoring their side's first goal during the UEFA Euro 2020 Championship Group F match between Hungary and France at Puskas Arena on June 19, 2021 in Budapest, Hungary. (Photo by Tibor Illyes - Pool/Getty Images)

Fiola scrive una piccola pagina di storia. Si tratta del primo giocatore di nome Attila a segnare un gol in un torneo internazionale. E non solo.

Redazione Il Posticipo

Il primo gol dell'Ungheria in questo campionato Europeo è destinato a passare alla storia. E non solo per l'importanza che potrebbe avere nel proseguo del cammino della selezione di Marco Rossi. Fiola scrive una piccola pagina di storia. Si tratta del primo giocatore di nome Attila a segnare un gol in un torneo internazionale. E non solo. Interrompe l'imbattibilità difensiva della Francia nelle ultime sei partite in tutte le competizioni. Lloris capitola dopo 527', ma non solo. La sua stessa sorte tocca anche a chi a una postazione di lavoro a bordo campo.

ATTILA - Attila Fiola, infatti, tiene fede al suo nome. E dopo aver segnato sfoga la sua esultanza in modo perlomeno inusuale. Una corsa sfrenata verso la porzione più calda del tifo ungherese, situata sotto la postazione di una bordocampista. E. chi sa perché, un colpo molto ben assestato sulla scrivania dove sono poggiati appunti, microfoni e computer. Quanto basta per ribaltare, quasi, la postazione di una giornalista che si è ritrovata non solo... Attila ma anche il resto dei suoi seguaci che lo hanno rincorso per sommergerlo di abbracci. Una vera... invasione barbarica di postazione.

 BUDAPEST, HUNGARY - JUNE 19: Fans of Hungary celebrate after their side's first goal scored by Attila Fiola of Hungary (obscured) during the UEFA Euro 2020 Championship Group F match between Hungary and France at Puskas Arena on June 19, 2021 in Budapest, Hungary. (Photo by Laszlo Balogh - Pool/Getty Images)

MANI IN ALTO - La donna ha mantenuto, come riporta eurosport.es, una certa freddezza. E mentre Attila e i suoi compagni devastavano il tavolo da lavoro si limita a sorridere e a sollevare le mani. L'unico gesto possibile nel contesto in cui si trovata. Del resto davanti vedersi arrivare (almeno) dieci calciatori in preda all'euforia più totale e trovarsi dietro, gli spalti gremiti di spettatori che provano a unirsi all'abbraccio collettivo non è una condizione semplicissima da gestire. L'unica soluzione è alzare le braccia e lasciare che tutto il materiale cadesse sull'erba... sperando di poterlo recuperare in seguito. Perché è vero che dove passa Attila non cresce più l'erba, ma fortunatamente quello dello stadio ungherese ha retto. E forse anche il tavolino è rimasto più o meno indenne all'assalto.