Tutte le storie, anche quelle più...pazze, prima o poi hanno una fine. E forse nessuno negli ultimi trent'anni ha vissuto il calcio come lo ha fatto Sebastian "El Loco" Abreu, il centravanti giramondo dell'Uruguay. L'ex numero tredici della Celeste si è da anche aggiudicato un record molto particolare: è entrato nel Guinnes dei Primati. È il calciatore professionista che ha militato nel maggior numero di squadre. Ma non è solo per questo che è celebre, perchè come suggerisce il soprannome è un personaggio dal carattere abbastanza particolare. Nella sua carriera c'è davvero di tutto: risse con gli avversari, reti eccezionali, fughe dai ritiri, persino un tavolino di plastica scagliato verso un tifoso che lo stava contestando.

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Fine di una carriera…Loca, Abreu dice basta: “È il momento di far calare il sipario”
Tutte le storie, anche quelle più...pazze, prima o poi hanno una fine. E forse nessuno negli ultimi trent'anni ha vissuto il calcio come lo ha fatto Sebastian "El Loco" Abreu, il centravanti giramondo dell'Uruguay.
SIPARIO - Ma adesso è arrivato il momento di dire basta. Anche perchè insomma, a 44 anni e dopo ventisei stagioni passate in giro per il mondo, si può tranquillamente dire che il Loco abbia dato davvero tutto quello che poteva al pallone che ha tanto amato. E quindi, come ha spiegato lui stesso ai microfono di ESPN, cala il sipario su uno dei calciatori più eccezionali che gli ultimi decenni abbiano regalato al pubblico di tutto il mondo. "Questo venerdì lascio l'attività professionistica, contro il Liverpool cala il sipario. Questo è il momento giusto. Dopo 26 anni ho preso una decisione dopo averci riflettuto abbastanza. Sono in prima divisione, la squadra vive un buon momento". Insomma, lasciare all'apice, perchè di passare da...vecchia gloria Abreu non ci pensa neanche.

LOCO - Ma a parte il personaggio abbastanza pittoresco, bisogna ricordare che il Loco è stato comunque un bomber implacabile per ognuna (o quasi) delle trentuno squadre con cui ha giocato. E soprattutto, è stato un vero e proprio simbolo della Celeste. Ha vinto la Copa America che si è disputata nel 2011 in Argentina e ha preso parte a due mondiali, quello del 2002 e quello del 2010. E avrebbe anche fatto tris, se nel 2006 la nazionale sudamericana non avesse mancato la qualificazione. E a proposito di mondiali, forse nulla riassume meglio il personaggio dei quarti di finale contro il Ghana. L'Uruguay l'ha appena scampata bella, con Suarez che al minuto 120 si è sacrificato facendosi espellere per fallo di mano sulla linea, con penalty sbagliato dagli africani. E quando si va ai rigori, Abreu cosa fa? Segna col cucchiaio. Più Loco di così...
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