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Kiev, allarme Reds: Salah e Mané alle prese con il Ramadan

Il...calendario sembra ostacolare la marcia del Liverpool verso la finale di Champions League. Il match con il Real cade infatti nel bel mezzo del mese di Ramadan. Il che crea potenzialmente problemi a Salah e Manè.

Redazione Il Posticipo

Assieme a Bobby Firmino (come lo chiamano da quelle parti), Momo Salah e Sadio Mané sono stati l'arma in più del Liverpool nella marcia verso Kiev. Assieme, il trio offensivo dei Reds ha raccolto ben 29 reti in questa edizione, superando addirittura la BBC versione 2014 del Real Madrid (Benzema, Bale, Cristiano), rimasta ferma a 28. Ma c'è di più. Nel caso del Liverpool, le reti sono perfettamente (o quasi) ripartite dal trio. Dieci reti ciascuno per l'egiziano e il brasiliano, "solo" nove per il senegalese. Qualcosa a cui il Real dovrà fare molta attenzione in finale. Anche se il calendario sembra dare una mano ai Blancos...

RAMADAN - La finalissima di Champions League arriva infatti nel bel mezzo del mese di Ramadan, che quest'anno parte dal 15 maggio per terminare il 14 giugno, giusto in tempo per iniziare i Mondiali. Un bel problema per le rappresentative dei paesi musulmani, ma soprattutto...per Klopp. Che dovrà per forza di cosa preparare il match contro la squadra di Zidane con la consapevolezza che due dei suoi tre attaccanti (e anche Emre Can, se riuscisse a recuperare in tempo) non potranno mangiare e bere fino al tramonto. Un gran bel fastidio per i Reds, anche considerando che difficilmente il Liverpool farà meno di due allenamenti al giorno nel periodo antecedente alla finale e che, nonostante si parli di Inghilterra, le temperature sono destinate a salire. Come si fa, quindi per preservare Salah e Mané?

DISPENSE - Ci si potrebbe, almeno per il numero 11, ad esempio basare sul fatto che il Gran Mufti d'Egitto ha recentemente dichiarato che gli atleti che prenderanno parte ai Mondiali possono non rispettare il divieto di mangiare e bere nel mese sacro. E in teoria c'è anche la possibilità di un Ramadan differito, dato che chiunque sia impossibilitato ad assumere i propri obblighi religiosi nel periodo stabilito può recuperare successivamente, a patto che la lunghezza del digiuno sia quella del mese lunare. Certo, la Sura coranica in questione parla di malattia o di viaggio come "impedimenti", ma considerando anche il benestare dell'autorità egiziana, si potrà forse soprassedere e considerare la preparazione a Kiev come un tragitto mooolto lungo...

SCELTE - Resta però da vedere cosa ne penseranno le due frecce di Klopp. Salah è sempre stato particolarmente osservante, al punto da avere problemi al Chelsea, quando la preparazione estiva è coincisa con il Ramadan. E anche il senegalese ha spesso sottolineato l'importanza della religione nel suo modo di intendere la vita e anche il calcio. Vedremo come andrà a finire. Se Manè e Salah, forti delle dispense dei propri leader religiosi, salteranno il Ramadan, a Liverpool di certo saranno felici. E se così non dovesse essere, beh, a quel punto i tifosi dei Reds dovranno sperare che dopo una lunga giornata di digiuno, nella serata di Kiev i due attaccanti siano perlomeno... affamati di gol.