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Finale di Coppa d’Africa, il Kuwait avvisa i cittadini egiziani: chi festeggia in strada rischia l’espulsione!

Finale di Coppa d’Africa, il Kuwait avvisa i cittadini egiziani: chi festeggia in strada rischia l’espulsione! - immagine 1

Se in caso di vittoria di Salah e compagni dovessero esserci assembramenti, gli oltre cinquecentomila cittadini egiziani che vivono nell'emirato del Golfo Persico rischiano l'espulsione immediata!

Redazione Il Posticipo

Arriva la finale della Coppa d'Africa e di fronte ci sono l'Egitto di Mohamed Salah e il Senegal di Sadio Manè. Una partita che sarà dunque vista con un certo interesse a Liverpool, visto lo scontro tra le due stelle della squadra di Klopp, ma un po' in tutto il mondo. Perchè se è vero che, giocandosi durante i tornei nazionali, la competizione continentale è spesso vista come un fastidio dai club e dai tifosi, si parla comunque di un match che incoronerà i nuovi re del calcio africano. L'attesa è frenetica sia in Egitto che in Senegal, ma per una strana storia, chi rischia di avere più è chi...vive in Kuwait.

EGIZIANI IN KUWAIT - In particolare la popolazione egiziana che abita nel piccolo Emirato del Golfo Persico, cinquecentomila persone che seguiranno con parecchia ansia la finalissima. Come spiega il quotidiano locale Al Qabas, se in caso di vittoria di Salah e compagni dovessero esserci assembramenti, i cittadini egiziani rischiano l'espulsione immediata dal paese. La preoccupazione della autorità locali deriva dal caos che ha seguito la semifinale, quando dopo la vittoria ai calci di rigore contro il Camerun le strade dell zone di Kuwait City dove vive la maggior parte della popolazione egiziana si sono riempite di persone festanti. Scene che, in tempo di pandemia, non sono piaciute molto e di cui si cercherà di impedire una ripetizione.

QUALSIASI MISURA - Dunque, presenza delle forze di polizia intensificata e la possibilità per gli agenti di prendere tutte le misure necessarie per evitare il caos, compreso il decreto di espulsione. "Le istruzioni date alle forze di sicurezza sono chiare ed esplicite", spiega il quotidiano, "e permettono di prendere qualsiasi misura prevista dalla legge contro qualsiasi persona, nel caso venissero intraprese azioni che violano la morale pubblica o ci sia la partecipazioni a parate di festeggiamento che portino al blocco del traffico". Insomma, tifo per l'Egitto, ma con una certa moderazione. Ma almeno, chi dovesse essere rispedito in patria per una eventuale vittoria dell'Egitto, potrà consolarsi con l'idea di andare alla parata al Cairo. Lì, non protesterebbe di certo nessuno!