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Momenti di gloria (cinematografica): quando lo sport…è da Oscar

Nel corso degli anni anche lo sport ha fatto la sua presenza nell'albo d'oro dei premi Oscar. A farla da padrone è la boxe, ma non mancano anche discipline meno...cinematografiche e c'è un'assenza che fa rumore...

Francesco Cavallini

Notte di Academy Awards, quelli che tutti conoscono come premi Oscar. Il mondo del cinema si riunisce a Hollywood per decretare i migliori film dell'anno in una vasta gamma di categorie. Nel corso degli anni anche lo sport ha fatto la sua presenza nell'albo d'oro del premio cinematografico più ambito. A farla da padrone è la boxe, argomento spesso trattato da registi e attori, ma non mancano anche discipline meno...cinematografiche e c'è un'assenza che, almeno in Europa, fa rumore...

Pugni da Oscar

La boxe, la nobile arte, come detto spesso la fa da padrone. Sarà che permette di raccontare storie di riscatto sociale, oppure, essendo uno sport individuale, di dipingere ritratti di campioni senza tempo. Non per niente, nel corso degli anni, sono arrivati due premi come miglior film. Il primo è per Rocky, l'affresco realizzato da Sylvester Stallone nel 1976, che descrive il sogno americano attraverso pugni, sangue, sudore e lacrime. L'altro è ad appannaggio di Clint Eastwood, che con il suo Million Dollar Baby immerge lo spettatore nel mondo della boxe femminile. La protagonista sale sul ring per evadere dall'emarginazione sociale, ma il finale della sua storia sarà tragico. Sono arrivati anche premi collaterali, come quello, meritatissimo, per Robert De Niro nell'interpretazione di Toro Scatenato, film sulla carriera del leggendario Jake La Motta.

Momenti...di gloria

Ma il film sullo sport forse più famoso di tutti i tempi resta Chariots of Fire, italianizzato in Momenti di gloria. La produzione britannica del 1981 racconta la vera storia degli universitari di Cambridge che si allenarono per presentarsi alle Olimpiadi di Parigi nel 1924. Il tema dell'amicizia, preponderante nella pellicola, affascina non solo gli spettatori, ma anche la giuria, che premia il film di Hugh Hudson con ben quattro Oscar, compreso quello per il miglior film e per la miglior sceneggiatura originale. Non poteva chiaramente mancare il premio alla colonna sonora, con il tema di Chariots on Fire, scritto da Vangelis, ormai divenuto un classico dei montaggi televisivi sportivi, con tanto di rallentatore, per sottolineare momenti...di gloria.

E il calcio?

Nella lista degli sport premiati con un Oscar, a cui si aggiungono baseball e football americano in categorie minori, ci sono due grandi assenti. Il basket e, soprattutto, il calcio. Neanche pellicole storiche come Fuga per la vittoria o gemme poco pubblicizzate come The Damned United hanno mai fatto breccia nei cuori dell'Academy, non ricevendo neanche una nomination. Ne sarà certamente dispiaciuto il buon Eric Cantona, che magari dalla sua collaborazione con Ken Loach in Il mio amico Eric sperava di ottenere l'ennesimo premio di una scintillante carriera!