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Hamilton vola, ma la Ferrari c’è…

Hamilton stacca la pole, ma la Ferrari c'è. Le prove del Gp d'Australia lasciano in eredità la sensazione che la Rossa sia cresciuta in qualifica.

Luigi Pellicone

Mercedes, dove eravamo rimasti? Da quando la Formula 1 è passata alla power unit, le frecce d’argento non sono mai uscite dalle prime tre posizioni nelle qualifiche. Bottas ci ha provato, facendosi fuori da solo ma Hamilton si prende la pole. Luigino stacca tutti con una prestazione delle sue. Dormicchia, poi quando serve, trasforma il piede in un martello. Il ferro, del resto, e come spesso accade, è particolarmente caldo. E, tanto per cambiare, ferma i cronometri prima degli altri. Ha avuto bisogno, però, di alzare la potenza del motore.

La Ferrari però c’è...

Buon segno. Significa che la Ferrari c’è. Il buongiorno si vede dal mattino. Il riferimento non è tanto Vettel, capace di tirare sempre fuori un coniglio dal…cilindro, ma di Kimi Raikkonen. Il GP d’Australia è uno dei giardini preferiti del finlandese, ma Iceman in seconda posizione e in prima fila certifica la forza e la competitività della Ferrari, che nel secondo settore è stata a lungo la più veloce prima della martellata di Hamilton. Un giro di qualifica, però, è diverso dal passo gara.

La chiave è il passo gara...

Hamilton vola, ma in qualifica è diverso. Le qualifiche spesso sono scontate se la Power Unit eroga tanta potenza. Tuttavia Luigino non potrà "accendere" sempre il "pulsante magico". Ecco perchè in Ferrari vi erano larghi sorrisi.  A Maranello hanno lavorato bene sui punti deboli: il passo gara è stato sempre all’altezza. La qualifica è sempre stata un po’ problematica. Un conto però è partire davanti. Ben altro è doversi regolarmente inventare qualcosa partendo da dietro. Resta da capire dove sarebbero le due Ferrari se Bottas non avesse chiuso le prove contro il muretto, ma la sensazione è che Hamilton non reciterà in solitaria.

Il pacchetto di mischia

Le prime prove lasciano in eredità anche la sensazione che vi sarà una bella lotta per essere i primi degli altri. La lotta è aperta: Haas, Renault, Sauber, McLaren e Force India si giocano le posizioni di rincalzo. E La Red Bull? Beh, attenzione. Nel giro migliore, Verstappen, che era in linea con la Ferrari, ha perso retrotreno e decimo fuggente. Max e Ricciardo si propongono come terzo incomodo. Hanno deciso di allungare lo stint e andare per certo su una sosta. Una carta da provare, anche per lottare contro la monotonia. Svantaggi? Ci vorrà del tempo per mandare gli pneumatici in temperatura, ma la sensazione è che sia una scelta che possa pagare per essere dietro Mercedes e Ferrari.