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Fenerbahce, tutto per vincere il derby: in campo un imam per la benedizione e…per un sacrificio rituale!

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Per il derby contro il Galatasaray, un aiuto dal cielo può fare comodo. Forse è quello che ha pensato il numero uno del Fenerbahce Ali Koc, che ha deciso di tenere una cerimonia religiosa all'interno del campo, con tanto di sacrificio di una capra.

Francesco Cavallini

Che il calcio sia una sorta di religione, non ci sono dubbi. E che a volte le due cose si mischino è abbastanza comune. Basterebbe pensare ai tanti calciatori che sono ferventi religiosi, ma anche agli ex-voto e ai pellegrinaggi che si fanno affinchè i risultati della propria squadra siano positivi. Del resto, quando le cose vanno male ci si affida anche all'aiuto celeste, come dimostra l'acqua santa di Trapattoni o il santino di Sant'Antonio che Marco Tardelli porta nel parastinco per tutta la durata del vittorioso mondiale del 1982. Forse anche a questo esempio deve aver pensato il numero uno del Fenerbahce Ali Koc, che è finito su tutte le testate turche per una scelta a dir poco...particolare.

CERIMONIA... - Ovvero, quella di tenere una cerimonia religiosa all'interno del campo, con tanto di sacrificio rituale. La versione data da Fotospor, Bolgegundem e Kralspor è concorde: visti i pessimi risultati dell'ultimo periodo e considerando che la prossima partita è il sentitissimo derby contro il Galatasaray, il presidente del club gialloblù ha deciso che non si poteva rischiare di perdere contro i rivali di sempre. La classifica, del resto, piange: il Fenerbahce è attualmente soltanto settimo, a dieci punti dalla vetta occupata dal Trabzonspor, ma anche a una sola distanza dal Gala. Dunque, Ali Koc si è affidato alla protezione divina, convocando l'imam della moschea di Kızıltoprak, nella parte asiatica di Istanbul in cui è basato il club.

...E SACRIFICIO - Per la cerimonia che dovrebbe proteggere i gialloblù dal male, però, serviva anche un altro ospite: una capra, che è stata sacrificata e il cui sangue, versato in campo e sui pali delle porte, servirà a rafforzare il patto con il divino. Nulla di troppo strano, considerando che Federico Higuain ha raccontato che quando era al Besiktas era successa la stessa identica cosa, con una capra portata nello spogliatoio e sgozzata e i calciatori del club bianconero che si dipingevano la faccia con il sangue dell'animale. Quella volta, però, il tutto era avvenuto in corrispondenza della festa del sacrificio, non prima di un derby. E forse è meglio che qualcuno non faccia notare al presidente del Fenerbahce che il terreno di gioco benedetto è quello di casa, ma che il match si giocherà da ospiti del Galatasaray!