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Lazio, puoi essere…Felipe

Guerra, pace e cambiamento. Da quando Felipe ha chiarito con Inzaghi è sempre stato decisivo. E adesso deve esserlo ancora.

Redazione Il Posticipo

La Lazio si aggrappa a Felipe Anderson. Il brasiliano ha l'onore e l'onere di trascinare la Lazio in una delle trasferte più insidiose del campionato. Crotone è una trappola: cascarci dentro può significare essere costretti a giocarsi il "preliminare" di Champions con l'Inter con un unico risultato a disposizione. Eventualità che la Lazio, dopo un campionato passato fra il terzo e il quarto posto, non vuole prendere in considerazione.

PACE - A Crotone, senza Immobile e, con ogni probabilità, Luis Alberto, la Lazio deve pescare il jolly negli elementi di qualità. E in questa ottica chi, meglio del brasiliano, può essere utile? Dopo il chiarimento con Inzaghi, Felipe non ha più sbagliato. La sua è stata una reazione di sensibilità, più che altro. E il tecnico ha capito che dietro la frustrazione vi era solo la paura di non essere più indispensabile per la Lazio. Chiarito l'equivoco, Anderson è totalmente cambiato. E non ha più sbagliato. Nè in campo, né nei comportamenti. Ha capito che la concorrenza è uno stimolo a migliorarsi, non una condizione di subalterno in cui è penalizzato. E può anche capitare di non giocare sempre e dal primo minuto. L'importante è trasformare il minutaggio in gol e assist sonanti. Si può essere decisivi anche senza giocate tutti i 90'. Anderson, responsabilizzato a dovere, adesso è il valore aggiunto.

INDISPENSABILE - Al netto dell'assenza di Immobile e Luis Alberto, Felipe resta comunque indispensabile. E lo è a Crotone dove si giocherà, per forza di cose, una partita aperta. La filosofia dei pitagorici non prevede la difesa a oltranza. Anzi, Zenga sposa l'idea della proposta di gioco: in questo senso, la situazione ideale per Anderson che può trovare tempi e spazi per far male alla difesa avversaria. Tatticamente è l'arma in più. La sua agilità e l'allungo negli spazi possoko incidere pesantemente nell'economia della partita. Esattamente ciò che gli chiede Inzaghi. Proprio quello che gli chiedono i tifosi.