Federcalcio francese e Mbappé, nervi tesi: l’avvocato annulla l’incontro chiarificatore

La telenovela fra Kylian Mbappé e la Federcalcio Francese si arricchisce di un nuovo capitolo. Oggetto del contendere, i diritti d'immagine. Secondo le informazioni di RMC Sport, l'avvocato del giocatore, Delphine Verheyden, ha annullato un appuntamento che aveva questo mercoledì con la Federcalcio francese per affrontare la questione che ha causato così tanto trambusto negli ultimi mesi.

TESI - Definire tesi i rapporti fra Mbappé e Noel Le Graet, presidente della federcalcio francese  è un eufemismo. Tutto risale allo scorso marzo quando l'attaccante del PSG si è rifiutato di partecipare a un evento pubblicitario per la nazionale francese. Quello è stato, alla luce dei fatti, il seme che ha generato un polemica divenuta infinita e che sicuramente avrà un peso anche nella decisione del calciatore di restare in Ligue One. L'avvocato ha precisato che il talento di Bondy intende controllare tutti i proventi legati ai diritti d'immagine. E dunque anche tutti gli eventi di marketing che riguardano la nazionale francese. Mbappé fra l'altro ha deciso di non partecipare a qualsiasi tipo di incontro che, a suo avviso, sia considerato diseducativo per i giovani, anche a livello di alimentazione. In questo senso non è affatto piaciuto che il numero uno del calcio transalpino abbia apostrofato Mbappé con una frase giudicate infelice. "Se non partecipa, niente soldi".

ANNULLATO - Parole che non sono passate inosservate. E soprattutto, inascoltate. E così il chiarimento che era stato studiato proprio a discutere nuove operazioni di marketing della nazionale Blues, è stato annullato. "Abbiamo deciso di annullare questo incontro, ha confermato. È inutile perché il presidente Le Graët ha già espresso le sue conclusioni prima di discutere l'argomento. La Federazione è più che autorizzata a utilizzare l'immagine collettiva della Francia. Ma il problema è in particolare che utilizza sempre di più l'immagine individuale di alcuni giocatori con altri più in secondo piano".