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Evra commenta la condanna per le frasi omofobiche: “Mi fa male perchè mi descrivono per quello che non sono”

Evra commenta la condanna per le frasi omofobiche: “Mi fa male perchè mi descrivono per quello che non sono” - immagine 1
Con un po' di ritardo, ma Evra risponde alla sua condanna per insulti omofobi lanciati nel marzo 2019. E il francese è triste perchè emerge di lui un'immagine che non gli piace per nulla...

Redazione Il Posticipo

Con un po' di ritardo, ma Evra risponde alla sua condanna per insulti omofobi lanciati nel marzo 2019. All'epoca, dopo la vittoria del Manchester United contro il Paris Saint-Germain in Champions League, il transalpino si era dedicato a una guerra di parole nei confronti della società parigina e di un altro ex nazionale francese, Jerome Rothen. Ma quanto trapelato durante un video, che è stato pubblicato su Snapchat, è costato caro all'ex calciatore. Per lui è infatti arrivata qualche giorno fa una multa da quasi 1000 euro e l'obbligo di pagarne altri 2000 a gruppi che combattono contro l'omofobia.

Gli insulti al PSG

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Cosa aveva detto Evra? Aveva insultato il PSG, mettendoci dentro anche parecchia omofobia. "Qui Manchester. Smettetela di tifare per squadre che non vinceranno mai... PSG, siete una squadra di checche, ve lo dico in faccia. Noi dello United abbiamo messo la nostra squadra D contro di voi e siamo riusciti a vincere. Alcuni ragazzi che giocavano erano abituati a pulirmi gli stivali... Psg, siete degli s*****i!". Un attacco selvaggio, fatto di parole durissime che hanno conseguenze... A denunciarlo non è stato infatti il club, che pure aveva valutato la possibilità di farlo quando sono avvenuti i fatti, ma una serie di associazioni contro l'omofobia, che hanno deciso di non stare con le mani in mano e hanno fatto sì che Evra dovesse rispondere delle sue affermazioni in tribunale.

La reazione del calciatore

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E ora Evra, che pure aveva chiesto scusa e fatto marcia indietro, parlando di una incomprensione e di un video fatto per scherzo, è triste perchè emerge di lui un'immagine che non gli piace per nulla, come ha spiegato al Times. "Mi fa male perchè questo non mi rappresenta, era un video privato in cui ho usato parole che usavo normalmente quando ero un ragazzino. Ho chiesto subito scusa, perchè ho capito che avevo offeso qualcuno, ma sono quattro anni che attaccano la persona sbagliata, visto quello che ho fatto nella mia vita, cioè accettare chiunque per quello che è. Da quell'incidente non ho mai più usato parole del genere e ho riconosciuto che nel calcio c'è un problema di omofobia. E voglio pagare quelle associazioni e spero che usino i soldi per fare del bene, ma non c'entrano niente i soldi, il punto è che mi trovo in una situazione che non mi rappresenta come persona. Ho perso la causa, pagherò e va bene così. Ma non accetto che la gente cerchi di descrivermi per quello che non sono".