Everton, tifosi in rivolta contro Benitez e si arriva alle minacce: “Sappiamo dove vivi, non firmare”

Se c'è qualcosa che la questione Superlega ha dimostrato è che il parere dei tifosi non può essere sottovalutato. A contribuire a far crollare il progetto è infatti stata la reazione dei supporter inglesi, che hanno protestato così tanto che le Big Six si sono quasi viste costrette a ritirare la propria adesione. E dopo quel caos è stato talmente chiaro che l'opinione della "base" è così importante che alcuni club stanno implementando l'ingresso dei portavoce della tifoseria nelle riunioni della dirigenza. Quindi i tifosi stanno facendo...il salto di qualità e si è visto anche dal fatto che proprio le proteste di quelli degli Spurs hanno contribuito a far saltare il possibile passaggio al Tottenham di Rino Gattuso.

BENITEZ - Ma il tecnico calabrese non è l'unico a finire nel mirino e a essere "ricusato" dalla tifoseria. Anche a Liverpool, sponda Everton, ci sono problemi. I Toffees si sono improvvisamente ritrovati senza allenatore, visto che Carlo Ancelotti ha fatto i bagagli (con l'ok della dirigenza) per tornare a Madrid, sponda Real. Il club ha prima pensato di promuovere Duncan Ferguson, assistente di Re Carlo, ma ora si guarda intorno per mettere sotto contratto un allenatore dal palmares importante. E potrebbe averlo trovato, perchè Rafa Benitez in carriera ha vinto due volte la Liga, una Champions League e un'Europa League. Dunque, non certo l'ultimo arrivato. Peccato che lo spagnolo sia una delle icone del nuovo secolo...del Liverpool.

STRISCIONI - E siccome il derby sulla Mersey è roba seria (anche perchè lo stadio dei rivali si vede benissimo dall'interno di entrambi gli impianti), i tifosi dell'Everton stanno protestando da giorni contro la possibilità che Benitez si prenda la panchina. Prima sono stati affissi alcuni striscioni fuori da Goodison Park che riassumono gli stati d'animo dei supporter, ovvero "non sei il benvenuto". Ora però, come riporta AS, sono arrivate addirittura le minacce. È infatti comparso un altro striscione, poco lontano dalla residenza dello spagnolo, con parole molto più pesanti: "Sappiamo dove vivi, non firmare". Non esattamente un linguaggio che ci si aspetta quando, nonostante una rivalità assai accesa, in fondo si parla soltanto di calcio...