L’Everton va a picco. Una vittoria nelle ultime undici partite di campionato e raggiunto all’ultimo posto dal Southampton. Per il secondo anno consecutivo, la squadra si trova invischiata nella lotta per non retrocedere. Dopo la sconfitta con i Saints, la quarta consecutiva al Goodison Park, migliaia di tifosi dell'Everton sono rimasti all'interno dello stadio per inscenare una protesta pacifica contro la gestione del club. E hanno chiesto a gran voce l’esonero di Lampard. Il tecnico, come riportato dal Liverpool Echo è ancora convinto di essere l’uomo giusto per centrare l’obiettivo salvezza.


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Everton contestato, Lampard a rischio: “Ho fiducia nelle mie capacità, devo uscire da questa situazione”
PROTESTA
—L’Atmosfera intorno al tecnico è pesante. Il sit-in del gruppo NSNOW, il cui nome fa riferimento al motto del club, ha mantenuto la promessa. Nessun disordine. Solo manifestazione civile di dissenso. Lampard però non ha intenzione di mollare. “Non ho alcun messaggio per i tifosi. Ho fiducia nelle mie capacità, ho allenato e vinto con il Derby County, ho portato il Chelsea in Champions, salvato l’Everton e lo rifarò anche in questa stagione. Sono il primo a volere superare questo momento difficile. Capisco che possa sembrare tutto difficile ma ho fiducia nel mio lavoro e nei ragazzi. Non faccio miracoli, né sono il miglior allenatore del mondo ma sono certo che mi impegnerò al massimo per uscire da questa situazione. Lo devo a me stesso”.

SFIDANTE
—Lampard ritiene che l’ultimo posto in classifica deve essere visto come qualcosa di sfidante. “Quando ho accettato l’offerta dell’Everton sapevo di affrontare una sfida difficile a livello professionale. Dobbiamo imparare a convivere con l’idea di dovere evitare la retrocessione e provare ad evitarla. Quando si perde una partita si deve vincere la prossima. La soluzione è semplice. La nostra prossima sfida deve essere lasciare questa posizione di classifica, cogliere l’opportunità di capovolgere la situazione sin dal prossimo fine settimane. Abbiamo tempo e modo di riordinare le idee e risollevarci. E il primo a guidare la squadra fuori da questa situazione devo essere io”.
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