Sport crudele il calcio. Per pochi ragazzi che, dopo anni di sacrifici, riescono a coronare il sogno di giocare ad altissimi livelli, ce ne sono molti di più che quel sogno hanno dovuto abbandonarlo. Uno su mille ce la fa, anzi, forse anche qualcuno in meno. E nel 2014 sembrava proprio che Neil Etheridge, portiere anglo-filippino, facesse parte di quelli che non ce l'hanno fatta. Per lui si prospettava una grande carriera, con le giovanili prima nel Chelsea e poi nel Fulham. Ma prima, nonostante l'esordio in prima squadra in un match di Europa League, arrivano anni su anni in prestito. Poi lo svincolo.
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Etheridge, dal divano di un amico alla Premier League
Il portiere del Cardiff neopromosso è l'esempio di quanto la determinazione possa fare la differenza. Quattro anni fa stava per tornare nelle Filippine, poi la sua carriera è decollata. E ora vola in Premier.
FILIPPINE - Un colpo molto duro per un ragazzo di 24 anni. Non un'età esagerata, almeno per un portiere, ma se poi nessuno ti cerca per offrirti un contratto, diventa complicato sperare in qualcosa di meglio. E da giugno, quando il Fulham lo lascia andare, a ottobre, la vita è dura. Talmente dura che Etheridge è costretto a vendere la macchina e poi addirittura la casa, finendo a dormire sul divano di un amico. Per fortuna però esiste un luogo al mondo dove Neil è apprezzato. Anzi, dove è un idolo. Le Filippine, patria di mamma Merlinda, che gli hanno affidato la maglia di titolare della nazionale nel 2008 senza mai pentirsene. E, visto l'andazzo in Inghilterra, per il portiere l'unica soluzione sembra quella di tornare nella sua seconda patria e continuare a giocare lì. Ma poi succede qualcosa di inaspettato. Il destino ci mette lo zampino e, mentre Etheridge è quasi...sulla scaletta dell'aereo, arriva la chiamata dell'Oldham per un contratto a breve termine. Non andrà bene, ma è un nuovo inizio.
SI RISALE - Neanche il ritorno al Charlton, dove era già stato in prestito, risolve la questione. Anche perchè le partite al The Valley arrivano ad un prezzo. Nel vero senso della parola. Il portiere, sfruttando la conoscenza con il preparatore del club, paga per allenarsi e nonostante ciò non viene confermato. Ma poi, finalmente, arriva la giusta ricompensa. Il Walsall crede in lui e gli affida la porta per due stagioni in League One. E poi, a contratto terminato, si presenta quella vecchia volpe di Neil Warnock, che in trentacinque anni di carriera ha imparato a riconoscere il talento quando lo vede. E, come per miracolo, ora Neil Etheridge tocca con mano quella Premier League che Chelsea e Fulham gli hanno fatto solo sfiorare nel corso degli anni. E ci entra dalla porta principale, come protagonista della cavalcata del Cardiff arrivato secondo in Championship, per un ritorno tra i grandi che il club gallese attendeva dall'estate 2014. Proprio mentre l'estremo difensore dormiva sul divano di un amico e cercava una squadra disposta a credere in lui. Dimostrazione che gli dei del calcio possono essere crudeli, ma che a volte sanno anche ripagare alcuni dei tanti ragazzi con cui sono decisamente in debito.
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