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Esposito: “Meglio la C della Primavera. Ai giovani serve chi dia fiducia, siamo fortunati che Mancini sia CT”

Esposito: “Meglio la C della Primavera. Ai giovani serve chi dia fiducia, siamo fortunati che Mancini sia CT” - immagine 1
Dalla B alla nazionale con la prospettiva di poter giocare qualche minuto contro l'Inghilterra. Quasi un sogno per il ragazzo che in carriera, come spiegato in conferenza stampa, ha compiuto scelte anche drastiche. 

Redazione Il Posticipo

Salvatore Esposito, dalla B alla nazionale con la prospettiva di poter giocare qualche minuto contro l'Inghilterra. Quasi un sogno per il ragazzo che in carriera, come spiegato in conferenza stampa, ha compiuto scelte anche drastiche.

SCELTE

La prima, quella di andare in C piuttosto che giocare in Primavera. "Avevo l'esigenza di giocare e ho deciso di di giocare in una categoria inferiore piuttosto che restare nelle giovanili dove l'ambiente è diverso e si è più "coccolati". Andando fuori ci si costruisce una esperienza diversa e la consiglio a tutti, perché è molto formativa. Questa parentesi azzurra è la più importante della mia vita. Siamo fortunati ad avere un CT come Mancini, l'unico che punta sui giovani. Magari aiuta a far suonare un campanello d'allarme. Sono davvero pochi i giovani che giocano in A. I giovani come me hanno bisogno di fiducia. Non significa metterci in campo per forza, ma darci la possibilità. Anche di sbagliare. Lo disse anche Barella, poi magari non si diventa tutti un Barella ma è fondamentale avere continuità di impiego. Occorre sfruttare al massimo le occasioni, Nicolato e Mancini offrono molte possibilità ma poi tocca a chi scende in campo dimostrare di essere valido".

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AZZURRO

Possibile esordio in azzurro per un altro Esposito dopo quello di Sebastiano. Una famiglia di predestinati. "Avevamo la fortuna di avere un campetto sotto casa, questo ci ha aiutato molto. In vista dell'Inghilterra non mi aspetto nulla, per me è già un sogno essere qui ad allenarmi con grandi campioni. Ho visto Jorginho e Cristante posso solo imparare. Non oso neanche paragonarmi a qualcuno che è qui, sarebbe folle. Chiaramente se esordissi sarei la persona più felice del mondo, ma l'importante è proseguire con questo spirito e la voglia di andare avanti. La maglia azzurra è la più importante per chi sceglie questo percorso. Chi è andato via aveva problemi fisici escludo che qualcuno possa rinunciare di proposito alla maglia della nazionale".