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Erlic: “I miei genitori hanno vissuto la guerra, io voglio il Mondiale con la Croazia e poi scrivere un libro”

LA SPEZIA, ITALY - JUNE 19: Martin Erlic of ASC Spezia in action during the serie B match between ASC Spezia and FC Empoli on June 19, 2020 in La Spezia, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Il difensore centrale dello Spezia, intervenuto ad un evento legato ad uno sponsor del club ligure ha parlato delle sue rinnovate ambizioni dopo essersi lasciato alle spalle un lungo e fastidioso infortunio muscolare

Redazione Il Posticipo

Martin Erlic sogna il Mondiale con e per la Croazia, per dedicarlo ai suoi genitori. Il difensore centrale dello Spezia, intervenuto ad un evento legato ad uno sponsor del club ligure ha parlato delle sue rinnovate ambizioni dopo essersi lasciato alle spalle un lungo e fastidioso infortunio muscolare. Le sue parole sono riprese da tmw.

RIPRESA - 27 presenze e tre reti nella scorsa stagione lo hanno imposto all'attenzione generale. Il Sassuolo lo ha acquistato e lasciato allo Spezia per accumulare minuti ed esperienza. Il classe 1998 è tornato in carreggiata. "Nel calcio accade di trovarsi di fronte a diversi ostacoli, ma occorre superarli. L'infortunio l'ho vissuto con positività e ottimismo, ho lavorato e ne sono uscito. L'ho affrontato con il sorriso".

CROAZIA - I prossimi obiettivi sono fissati. Convocazione e mondiale con la Croazia. Sei presenze in Under 21, sinora per lui. "Per essere convocati occorre giocare con continuità ed essere in ottime condizioni. So che in nazionale ci sono tanti campioni, aspetterò con calma il mio turno. Se arrivasse la convocazione sarebbe un traguardo bellissimo non solo a livello personale ma anche per la mia famiglia. I miei genitori hanno vissuto la guerra, io per fortuna no ma mi hanno spiegato che non è stato un periodo facile. Io ho puntato tutto sul calcio, ho lasciato casa a 12 anni per giocare nella Dinamo Zagabria, a 15 anni ero già al Parma. Non è stato facile vivere così tanto tempo lontano da casa. A fine carriera scriverò un libro".

ITALIA - L'esperienza in Italia allo Spezia gli ha regalato grandi soddisfazioni. La scalata alla massima serie e poi una salvezza dai contorni del miracolo sportivo. "Nell'anno in B nessuno credeva nella nostra promozione, anche perché alla decima giornata eravamo terzultimi in classifica, ma questo gruppo ha scritto la storia con una cavalcata straordinaria e si è ripetuta anche in serie A. L'attaccante che mi ha messo maggiormente in difficoltà è stato Zapata: ha fisico, tecnica e rapidità. Poi non posso non considerare Ibrahimovic e Ronaldo, due calciatori che ti costringono a mantenere la concentrazione per ogni istante della partita, altrimenti sfruttano qualsiasi momento per segnare un gol".