
Il Presidente dell’Empoli, Fabrizio Corsi, ha tracciato un bilancio sul mercato appena concluso e sulle prospettive della squadra e di Cristiano Zanetti in una intervista rilasciata al Tirreno.
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Il Presidente dell’Empoli, Fabrizio Corsi, ha tracciato un bilancio sul mercato appena concluso e sulle prospettive della squadra e di Cristiano Zanetti in una intervista rilasciata al Tirreno.
Un campionato guardando la Fiorentina dall'alto in basso in classifica. Non capita spesso. "I discorsi rispetto alla classifica e agli avversari sono fuori luogo. Non facciamo granché caso alla classifica. Sappiamo che il nostro percorso è differente, il nostro pensiero è quello di finire con soddisfazione, che vuol dire arrivare alla salvezza. In questo momento siamo messi abbastanza bene ma il risultato di domenica dipenderà soprattutto da come si lavorerà nella settimana. Occorre massima concentrazione nel non sciupare ciò che si è fatto fino a ora. All’Empoli è già capitato di fare pochi punti nel girone di ritorno: è successo con Giampaolo, è riaccaduto l’anno scorso".
L'Empoli, e anche questo non capita spesso, sta giocando per due stagioni consecutive ad alto livello in serie A. Forse si può iniziare a pensare a occupare stabilmente un posto nel calcio che conta. "Resistere in A è difficile per club come Sampdoria o Verona, che hanno potenzialità economiche maggiori delle nostre. Noi abbiamo bisogno di reperire le risorse per fare il campionato, attraverso le plusvalenze generate da profili di valore che servono a mantenere l’equilibrio economico. Adesso è il turno di Baldanzi e Fazzini il nostro obiettivo è quello di trattenerli fino a che possano completare la loro crescita".
Capitolo Zanetti. A Empoli gli allenatori non hanno mai aperto un ciclo. "Non è un caso. Giocatori e allenatori, per tradizione, sono qui di passaggio. Zanetti è un allenatore preparato e passionale, penso che sappia benissimo quello che gli può mancare in termini d’esperienza in questo momento. Vorremmo che completasse la sua maturazione a Empoli, per poi andare in una società importante come merita. Sono certo che ci arriverà, senza fretta. Alla fine è in Serie A a soli quarant’anni e ha le prospettive per arrivare ad allenare in un grande club. Ci siamo presi il rischio di cambiare un allenatore che ci ha dato soddisfazioni e una bella salvezza vediamo di chiudere anche meglio dello scorso anno".
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