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Empoli, Accardi: “Bajrami accontentato, rinnovo di Zanetti discorso ancora prematuro”

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Mercato azzurro con poche ma significative operazioni. Il direttore traccia il bilancio.

Redazione Il Posticipo

Empoli, pochi ma significativi ritocchi nel mercato invernale. Il direttore sportivo azzurro Pietro Accardi ha fatto il punto sul mercato appena concluso. Le sue parole sono riprese da pianeta Empoli.

INTELLIGENTE

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Un mercato che la critica ha definito intelligente. “Noi non avevamo particolari esigenze durante questo mercato, infatti come avete visto è stato abbastanza tranquillo fino alle ultime 24 ore. La cessione di Bajrami nasce da una esigenza che abbiamo voluto accontentare. La scorsa estate non c'erano le condizioni, per la sua partenza, adesso è arrivato il momento di separarsi. Gli auguriamo il meglio, ci siamo lasciati benissimo. Al suo posto è arrivato Vignato. Vignato non è un nome sconosciuto. Si parla di un Under 21 che ha già 100 presenze in A. Piccoli l’avevamo cercato due anni fa e invece ora l’abbiamo trovato molto motivato. Ha spinto per venire a Empoli”.

CAPUTO

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In entrata, Caputo è il vero colpo. Arrivato ancora prima dell’apertura. “Nel momento in cui abbiamo perso Destro per infortunio la squadra aveva una esigenza. Abbiamo ritenuto di dover mettere nella squadra un giocatore esperto, e abbiamo subito pensato a Ciccio. Al netto dei gol mi aspettavo questo impatto perché conosco Ciccio. Oltre a essere un grande calciatore è una persona che tiene a questo ambiente. Sapevamo che lui poteva dare subito questa disponibilità e questo attaccamento alla maglia. Era la persona giusta. Avevamo chiuso l’operazione già prima dell’apertura del mercato. Lammers è un giocatore straordinario, talentuoso. Ci abbiamo provato, ma non si è integrato con l’ambiente. Tutto sommato penso che tutti abbiano trovato vantaggio da questo scambio”.

PROSPETTIVE

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Resta da affrontare il capitolo Zanetti. “Abbiamo ragionato sulla stagione attuale, c’è ancora tanta strada da fare e abbiamo cercato giocatori funzionali al gioco del nostro allenatore. Servivano calciatori di certe caratteristiche. Zanetti non è un integralista, lavora sulla strategia, sa cambiarle, ha bisogno di calciatori duttili e in grado di interpretare più ruoli. Parlare del futuro del tecnico è prematuro, siamo solo all’inizio del girone di ritorno anche se stiamo realizzando qualcosa di importante, al di sopra delle aspettative. Ma il girone di ritorno è sempre più complicato, l’obiettivo lo dobbiamo ancora raggiungere, dobbiamo restare concentrati”.