Nella Germania Under-21 campione d'Europa nel 2009 ci sono parecchi nomi che cinque anni dopo hanno fatto la storia del calcio tedesco, vincendo il mondiale in Brasile nel 2014. Neuer, Howedes, Boateng, Khedira, Ozil, Hummels, tutti campionissimi che hanno fatto la fortuna della Mannschaft e delle rispettive squadre di club. E poi c'è qualcuno che invece, dal sogno, è passato rapidamente all'incubo Chinedu Ede è già un ex calciatore, che non ha per nulla mantenuto le promesse di inizio carriera. Tutta colpa di un rapporto di amore-odio con il calcio, che ha di recente espresso perfettamente in una canzone intitolata Reflexion.

calcio
Ede, dall’Europeo all’odio per il calcio: “Vogliono solo dei robot, se ti fai male ti riempiono di roba…”
Nella Germania Under-21 campione d'Europa nel 2009 ci sono parecchi nomi che hanno fatto la storia del calcio tedesco. Ma c'è anche chi invece, dal sogno, è passato rapidamente all'incubo. Chinedu Ede è già un ex e ha espresso in una canzone...
ROBOT - Un brano che sottolinea quanto il tedesco si sia sentito tradito dal mondo del pallone, soprattutto dal punto di vista personale. Lo stesso Ede lo ha confermato in un'intervista rilasciata qualche tempo fa a T-Online. "Ho iniziato a giocare a calcio perché mi divertiva. Ma è un'industria e voglio soltanto robot pronti a ripetere sempre la stessa melma (eufemismo) continuamente. E questo mi disgustava. Il 99% dei calciatori che hanno parlato apertamente del sistema calcio sono stati rimpiazzati molto rapidamente. E non c'è abbastanza denaro al mondo che giustifichi il fatto di non essere te stesso".

DROGHE - L'incapacità di comprendere e di apprezzare il calcio lo ha portato anche a fare uso di droghe, come si evince da testo della canzone. E a precisa domanda, Ede non si tira indietro. "La canzone dice esattamente quello che si capisce e si percepisce dal testo. A volte perdi il contatto con la realtà e vuoi impedire che accada, quindi in un contesto del genere è possibile rischiare di cadere nel tunnel della dipendenza. Poi però giocavo e avevo ancora addosso gli effetti residui della droga. Ma c'è anche un altra accezione legata alla droga. E mi riferisco anche al fatto che giocavo tutto il tempo con le infiltrazioni. Quando ti fai male, ti danno medicine e ti costringono a ricominciare ad allenarti molto prima di quanto sia realmente sano per il tuo corpo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA