E all'improvviso, nel settore juventino all'Olimpico, esplode...la Joya. Inaspettata, perchè tutto sembrava portare inesorabilmente verso lo zero a zero, con lo spettro del -6 dal Napoli che avrebbe potuto compromettere l'assalto scudetto della Juventus. Una Juventus acciaccata, con una rosa così ridotta all'osso che Allegri è costretto prima a ritirare fuori addirittura il 3-5-2, salvo poi passare al più canonico 4-3-3, ma con Lichtsteiner esterno offensivo di destra. Al netto dell'ingresso tardivo di Douglas Costa, la scelta di schierare Dybala prima punta ha pagato. A chi pensava che l'argentino non avesse nelle gambe i novanta minuti, il numero 10 ha risposto dimostrando di averne almeno...novantadue. E in questa stagione i minuti di recupero sono stati sempre decisivi negli incroci tra la Joya e la Lazio.
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Dybala e la Lazio, nei minuti di recupero…Joya e dolori
Una doppietta inutile in Supercoppa, un rigore sbagliato all'andata e la rete che vale i tre punti al ritorno. I minuti di recupero di Dybala contro la Lazio non sono mai banali.
Un pareggio che non serve, se non a Dybala
L'inizio stagione fulminante di Dybala si apre assieme al sipario del nuovo anno calcistico. Nella serata di Supercoppa la Lazio parte forte e fino al minuto 85 è avanti per due reti a zero, cortesia di Ciro Immobile. Poi però entra in campo, si fa per dire, la Joya, che prima con una punizione imparabile e poi con un calcio di rigore rimette la partita in parità. Non servirà, perchè una mezza dormita della difesa bianconera permette a Lukaku e Murgia di confezionare il gol che vale la coppa alla Lazio. Delusione enorme per Dybala, che però si rifarà nelle settimane successive, con dieci reti in sei partite di campionato...
Un rigore che grida vendetta
All'ottava c'è di nuovo la Lazio, ma prima arriva il rigore sbagliato contro l'Atalanta, che a conti fatti costa due punti alla Juventus. Ed è con lo spirito di chi sa di doversi far perdonare che Dybala prima entra in campo a 25 minuti dalla fine e poi si accosta al dischetto del rigore, fischiato per fallo di Patric. Stavolta il recupero è bello che terminato, il cronometro segna novantasette e la Joya ha l'opportunità di rimettere sui binari una partita prima sbloccata da Douglas Costa e poi ribaltata dal solito Immobile. Ma il tiro dagli undici metri viene neutralizzato da Strakosha e l'errore dà inizio ad un momento di crisi prolungata che si abbatte sul numero 10 bianconero, tra prestazioni anonime e un fastidioso infortunio.
Finalmente una...Joya
E arriviamo al minuto novantadue della sfida dell'Olimpico. Un girone dopo l'argentino si fa perdonare del punto lasciato per strada dal dischetto dello Stadium, regalando alla Juventus una vittoria che in chiave Scudetto può significare molto. Una rete cercata fino all'ultimo, nonostante una forma fisica non certo perfetta e la fatica di giocare una partita intera contro l'intensità messa in campo dalla Lazio. Ma il guizzo del campione, che aggira Parolo e cadendo trafigge la rete biancoceleste è il giusto coronamento di una prestazione difficile, ma coraggiosa. E ora la Juventus, che ha ancora Higuain in dubbio per Londra e potrebbe aver perso anche Mandzukic nella battaglia della Capitale, si affida a Dybala. Che tra l'altro cerca ancora la prima...Joya stagionale in Europa. Ci sarà da aspettare il recupero? Chissà...
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