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Dybala, la panchina in nazionale diventa un caso: suo fratello attacca su Twitter, Scaloni risponde

Anche con l’Argentina e nonostante l’assenza di Messi, la Joya parte dalla panchina. Suo fratello Gustavo non ci sta e attacca sui social network.

Redazione Il Posticipo

Altro giro, altra panchina, anche se con una maglia diversa. Per Paulo Dybala non è un ottimo momento e se nella Juventus non gioca sempre anche perchè ha davanti Cristiano Ronaldo, nell'Albiceleste non è sceso in campo dal primo minuto neanche senza Messi. E dire che nell'immaginario calcistico, la Joya sarebbe chiusa in nazionale proprio dall'ingombrante presenza della Pulce. Eppure Scaloni non lo ha inserito tra i titolari del match pareggiato contro la Colombia, facendolo subentrare nella ripresa. Una scelta che ha causato parecchie polemiche, soprattutto da parte di Gustavo, il fratello di Dybala. Che alla notizia della panchina è esploso su Twitter: "dato che non si possono guadagnare soldi con te, non giochi".

ATTACCO - Un attacco abbastanza rabbioso, diretto con tutta probabilità al tecnico e alla federazione argentina, che non ha mancato di causare una reazione. A fine partita è proprio Scaloni, riportato da Marca Claro, a spiegare la situazione dello juventino, chiamandolo accanto a sè durante l’intervista. "Pensate davvero che io abbia un problema con Dybala? Paulo è un fenomeno. È un gran calciatore, non creiamo un caso da una stupidaggine, dobbiamo guardare avanti, non indietro. Dobbiamo remare tutti nella stessa direzione". Del resto in conferenza stampa, prima della partita, il CT aveva spiegato che sta lavorando sulla posizione di Dybala, decidendo se farlo giocare dietro le punte o come attaccante e che la sua presenza dal primo minuto non era certa.

DYBALA - Alla fine la Joya è entrata in campo e dopo il match ha detto la sua, tentando di gettare acqua sul fuoco. “I familiari vorrebbero sempre vederci giocare, ma io ho un ottimo rapporto con l’allenatore, che è Lionel. Non c’è bisogno di farsi trascinare da queste cose, d’altronde l’allenatore è lui e bisogna rispettare la squadra che sceglie. Il gruppo è ottimo, è pieno di ragazzi che vogliono dare tutto in campo ed è il momento, come sempre, di remare tutti dalla stessa parte”. Parole distensive da parte dello juventino. Caso chiuso? Chissà. Ma la reazione del fratello di Dybala segnala un malessere difficile da ignorare.