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Ducati e Ferrari, due rosse in tiro…

Ducati e Ferrari, albe rosse di buon auspicio. L'ultima doppietta all'esordio mondiale delle due case costruttrici italiane nel 2007 è coincisa con il titolo per entrambe...

Luigi Pellicone

Due frecce tricolori. I motori si sono accesi regalando due albe rosse. E se il buongiorno si vede dal mattino, Ducati e Ferrari possono pensare in grande. L’ultima doppietta in Formula 1 e in Moto GP nella gara d’esordio risale al 2007. E il finale è noto, e incoraggiante. Raikkonen trionfa nel Mondiale di F1 e Casey Stoner domina l’iride a due ruote. Una stagione straordinaria e irripetibile. Da allora, le due rosse sono rimaste all’asciutto di titoli. E sia l’una che l’altra vogliono riscrivere la storia partendo da un destino in comune. Vincere il mondiale da “underdog”.

Ducati e Ferrari hanno avversari più forti

Il Gp del Qatar di MotoGp e quello d’Australia di Formula 1 hanno lasciato in eredità due gioie e altrettante certezze. Le “rosse” possono vincere, ma gli avversari sono oggettivamente più forti. Da una parte le Honda e dall’altra le Mercedes. Ovvero il “gotha” dello sport motoristico nei rispettivi campi. Una moto e una monoposto che dominano da anni lo scenario automobilistico e motociclistico, affidate ai due campioni in carica che non molleranno sino all’ultimo millesimo di secondo. Hamilton e Marquez, contro Vettel e Dovizioso. Impresa quasi disperata. Ma è proprio quel “quasi” che rende tutto possibile.

Il miracolo italiano è possibile

Eppure, il miracolo italiano è possibile. Le vittorie di Ducati e Ferrari sono maturate da un humus comune. Organizzazione, disciplina e creatività. Dovizioso ha saputo sfruttare meglio di tutti la Ducati e ha azzeccato sia la strategia di gara sia il momento in cui attaccare. La Ferrari ha saputo giocare di squadra, puntando Hamilton con due piloti e mostrando un’unità d’intenti che può colmare il gap che la separa dalla Mercedes. A dirla tutta, anche Dovizioso ha qualcosa in meno di Marquez ma questi due Gran Premi ci hanno ricordato un vecchio adagio: non sempre vincono i migliori, ma i più bravi. E le rosse in questo ci sanno decisamente fare.