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La Juventus ac…Costa e poi riparte

Una Juventus stanca e spenta, che gestisce più che giocare, soffre. Poi si aggrappa a Costa e alla sua strabordante fantasia. Due assist decisivi.

Redazione Il Posticipo

La Juventus gestisce più che giocare forse perché la condizione fisica non è ottimale. Ed è il migliore dei modi per andarsi a cercare i guai. E così anche una sfida con il Bologna ordinato ed efficace è sufficiente per mettere in difficoltà la Juventus. Ma in ogni caso arriva la quindicesima vittoria casalinga su diciotto e più di mezzo scudetto in tasca: adesso, per l’aritmetica, sono sufficienti appena tre punti, in casa della Roma o all’ultima contro l’Hellas Verona già retrocesso.

DOUGLAS COSTA – Molto, se non tutto, dipende dall’ingresso di Douglas Costa. Due assist vincenti, per Khedira e Dybala. E sono dodici. Più una rabona che strozza in gola l’urlo del gol. Quanto basta, e avanza anche, per stravolgere una partita che aveva visto il Bologna andare in vantaggio. L’innesto del brasiliano permette di alzare le marce, cambiare i ritmi. Costa in questo momento è il calciatore più decisivo del campionato. Quando entra nel secondo tempo, con gli avversari ormai in riserva, è ancora più decisivo. Accelerazioni, assist, capacità di saltare l’uomo.

ORDINATO - La Juventus ha il miglior centravanti, la migliore seconda punta e il miglior assist man. Ciò garantisce tante rotazioni e altrettanti sistemi. Resta da capire perché Costa ha giocato solo diciassette partite da titolare. La bravura di Allegri però è anche la fortuna di Costa. Il tecnico livornese ha rara sensibilità nella lettura del match. Ed è quella di inserirlo al posto e al momento giusto per ottenere risposte importanti. Costa adesso è un calciatore diverso, molto più ordinato nelle scelte. È cresciuto si è completato. In due parole: è pronto.

STAFFETTA? - La staffetta dipende anche da una questione meramente tattica. Mandzukic, o, in questo caso, Sandro, garantiscono un lavoro diverso in fase difensiva, che Douglas probabilmente non potrà mai offrire. E quindi difficilmente può entrare dal 1’, sia per una logica di equilibri che di scelta specifica. Resta da capire se adesso però possa finalmente ambire anche a un posto da titolare nella finale di Coppa Italia. In questo senso c’è più di una possibilità. Nei match da “dentro o fuori” Allegri ha spesso scelto il brasiliano.