Donnarumma: “Sul rigore non ho esultato perché non avevo capito che avevamo vinto”

Donnarumma, il protagonista assoluto di questi europei. Il calciatore, nella serata di festa al Parco dei Principi, ha passato in rassegna i momenti più importanti di questa straordinaria esperienza culminata con il titolo di campione d'Europa. Le sue parole sono riprese da Sky Sport.

FREDDEZZA - Restano negli occhi le parate e le qualità, ma anche e soprattutto la serenità con cui ha affrontato il torneo. "Fa parte del mio carattere ma anche dell'esperienza. Ho vissuto e fatto tesoro di quanto accaduto quattro anni fa. Da allora sono maturato tanto. Cerco sempre di restare tranquillo e di rasserenare i compagni in ogni momento. Sul rigore non ho esultato perché non avevo capito che avevamo vinto. Poi ho guardato i miei compagni che venivano verso di me. E da allora è cominciato tutto. E anche in quel caso non ho capito niente..."

CAMPIONE - Miglior giocatore del torneo. Ed eroe azzurro. "Devo ancora realizzare il tutto. La mia forza è stata sempre di vivere con serenità e distacco ogni situazione. Sono contento di tornare a casa e vedere la mia famiglia. Mi sono mancati molto anche se mi sono goduto  ogni attimo di questa esperienza.  50 giorni sono volati insieme ad un gruppo stupendo. Siamo un gruppo straordinario. Non ci sono parole per descrivere il momento che ho vissuto. E anche il pullman scoperto è stata una esperienza indimenticabile"

TORMENTONE -  Donnarumma è stato anche uomo spogliatoio al netto della giovanissima età. Fra i "dj" azzurri neomelodici. La canzone delle polpette e della dieta è ormai un tormentone nazionale. "La canzone portafortuna nasce quando Ciro Immobile l'ha messa su per la prima volta in pullman. Qualcuno ha fatto un po' di fatica ma alla fine è diventata un tormentone". Dal tormentone ai tormeni professionali. Un peccato che Donnarumma sia andato via. "Poi spiegherò perché ho lasciato il Milan sarò sempre legato ai colori rossoneri, poi parleremo di tutto. Ringrazio tutti per l'affetto, spero di poterlo ripagare. Per adesso mi godo la festa. Non penso al Pallone d'Oro. Ne sento parlare ma non credo sia possibile.