Non è mai troppo tardi. Una serata speciale per Donnarumma. Non per Gigio che deve archiviare in fretta la prima giornata, ma per Alfredo. In comune, fra i due, il cognome e la regione di provenienza. Per il resto, poco altro: uno deve fare gol, l'altro evitarli. Gianluigi ha esordito in Serie A in età scolare, mentre Alfredo, classe 1990, 29 anni ancora da compiere, ha dovuto attendere un bel po' per affacciarsi nel calcio che conta dopo anni di gol in serie B.
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Donnarumma, non è mai troppo tardi: il Brescia ha il suo nuovo Hubner…
Gol all'esordio in serie A e tre punti. Notte da sogno per l'attaccante del Brescia che dopo anni in serie cadetta si presenta in massima serie e timbra immediatamente il cartellino. Proprio come Hubner....
ESORDIO - Gli inizi, però, sono molto promettenti. Esordio e gol su rigore a Cagliari. Una presenza, una rete in serie A che vale tre punti pesantissimi. Mica male, considerando anche un illustre predecessore. L'ultimo giocatore del Brescia capace di andare a segno alla prima di campionato nel giorno del suo esordio in serie A è un certo Dario Hubner. Il bisonte si presentò addirittura alla Scala del Calcio, il 31 agosto 1997. Una data importante. Quella della prima in assoluto di Ronaldo, il Fenomeno, in serie A. Tutti si aspettavano la rete del brasiliano, invece arrivò quella di un friulano dal nome sconosciuto che aveva già compiuto 30 anni.
DIVERSI - I due sono profondamente diversi: Donnarumma non è un centravanti classico come Hubner. Ama spaziare, ricercare la profondità. Può giocare anche da esterno o da seconda punta, ma non è essenzialmente uno spaccaporte anche se ha una grandissima confidenza con la rete. Il suo predecessore lo ha già incoronato come suo potenziale erede in diverse occasioni. Del resto, se uno conosce la via della rete, la "sente" in tutte le categorie. In serie B è andato due anni consecutivi in doppia cifra: 21 con l'Empoli, 25 ( e 7 assist) con il Brescia. Adesso la grande sfida della A, proprio come Hubner. Così diversi, ma in fondo uguali, uniti dallo stesso comune denominatore: il gol.
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