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Milan, salvare (o cedere) Donnarumma?

Il Milan torna da Bergamo con la certezza di giocare in Europa e il dovere di compiere una scelta: cedere o recuperare Donnarumma?

Redazione Il Posticipo

Un pareggio che tutto sommato fa tutti contenti. Ma l’allarme è rosso. Salvare o cedere il soldato Donnarumma? Le scuse del portiere  a questo punto non bastano più. Ennesimo strappo anche con la Curva che non accetta la maglia a fine partita. Un gesto eloquente. E poco importa, a questo punto, se la qualificazione ai gironi di Europa League è una formalità da espletare nell’ultima giornata con una Fiorentina scarica, demotivata e priva di energie nervose. La situazione che ricorda molto da vicino quella del portiere del Milan.

ERRORE – A pochi minuti dal termine il Milan è praticamente in vacanza, nel senso che ha già la certezza aritmetica del sesto posto, quando il colpo di testa di Masiello è verso lo specchio della porta. Supergigio ci arriva, ma accade il patatrac. Con la mano di richiamo, il numero uno rossonero si mette in porta il pallone. Errore che costa due punti e lascia in eredità la sensazione che quelli con la viola potrebbero essere gli ultimi 90’ in rossonero del portiere.

TERRORE – Il ragazzo sembra entrato in una spirale dalla quale è difficile uscire, se non cambiando aria. Paradossalmente, Donnarumma era più forte due anni fa. Troppe attenzioni, altrettante polemiche non hanno aiutato il percorso di crescita di un ragazzo che più va avanti più appare involuto. Una situazione difficilmente sostenibile, sia dal Milan che dallo stesso giocatore.

CESSIONE? – La cessione sembra inevitabile, così come l’unica soluzione possibile per salvare la carriera di un ragazzo e anche l’investimento del Milan che si ripresenterà comunque in Europa e quindi dovrà sottostare alle regole del FPF. In questa ottica, il ragazzo è senza dubbio fra i cedibili. Si può ancora incassare una cifra importante, anche se non i settanta milioni richiesti a metà stagione e soprattutto alleggerire le casse rossonere di un ingaggio che tra lordo e netto pesa per dodici milioni sul bilancio. Fra gli introiti provenienti da una cessione e i soldi risparmiati d’ingaggio, il Milan riassesterebbe buona parte dei conti. Appare l’unica soluzione. La più logica e necessaria per un calciatore che non sembra avere la serenità necessaria per proseguire la sua avventura in rossonero.