Uno dei grandi protagonisti del mondiale vinto dall'Argentina è Emiliano "Dibu" Martinez, che si è anche fatto notare per alcuni comportamenti decisamente particolari. E proprio di quelli ha parlato durante un'intervista a France Football.
Uno dei grandi protagonisti del mondiale vinto dall'Argentina è Emiliano "Dibu" Martinez. Il portiere dell'Aston Villa è stato fondamentale per l'Albiceleste sia durante le partite che quando Messi e compagni sono finiti ai calci di rigore. Di certo, Martinez si è anche fatto notare per alcuni comportamenti decisamente particolari. E proprio di quelli ha parlato durante un'intervista a France Football.
Il pupazzo di Mbappè
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Partendo dalle foto che lo ritraggono con in mano un pupazzo con la faccia di Mbappè durante la parata a Buenos Aires. Un qualcosa che gli ha causato più di qualche rimprovero. “La gente ci ha tirato un centinaio di pupazzi durante il percorso, me ne è caduto uno vicino ai piedi con la faccia di Mbappè, l'ho raccolto perchè mi faceva ridere, l'ho tenuto un paio di secondi e l'ho tirato indietro, tutto qui. Come potrei prendere in giro Mbappè, mi ha segnato quattro gol in finale! Sarà lui a pensare che io sia un pupazzo! Ripeto, ho un rispetto enorme per lui, è il miglior giocatore francese che ho visto in vita mia. Dopo la partita gli ho detto che doveva essere orgoglioso di se stesso, che è stato un piacere giocare contro di lui e che ha quasi vinto la finale da solo. È un ragazzo con un talento immenso, quando Leo lascerà il calcio vincerà tanti Palloni d'Oro".
Gestacci e provocazioni
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Poi si passa al gestaccio con il premio come miglior portiere, un'altra istantanea indimenticabile del Qatar. "Quello è stato uno scherzo con i miei compagni, lo avevo fatto dopo la Copa America e mi dicevano che non avrei avuto coraggio di rifarlo. E io l'ho rifatto per loro, è durato solo un secondo". Infine, i balletti e le provocazioni ai tiratori della Francia al momento dei calci di rigore. "Non l'avevo mai fatto in vita mia, è parte dell'adrenalina della partita. Non lo avevo preparato, è semplicemente andata così. Qualcuno potrebbe pensare 'ah che pagliaccio' e forse ha anche ragione. I miei compagni mi dicono che non sto bene con la testa, perchè faccio cose simili in momenti di estrema tensione. Ma io gioco senza paura, non mi importa di nulla". E i risultati danno ragione a lui!