Soldato Diawara. Disperso. Non gioca più. O, meglio, pochissimo. Il “turnover” di Sarri miete un’altra vittima eccellente. A Crotone potrebbe ritrovare il campo, considerando che Jorginho ha già giocato tre partite di fila e potrebbe (anzi, forse dovrebbe) riposare. Il centrocampista africano scalda i motori dopo appena 10 presenze in campionato diluite in appena 400 minuti con solo tre maglie da titolare.
Al posto di Jorginho? Non è la stessa cosa
Diawara, nell’idea tattica di Sarri, è l’alter ego di Jorginho, seppur con caratteristiche diverse. Il centrocampista italobrasiliano è intoccabile nel 4-3-3. Diawara, alle doti di palleggio, invece, predilige un contributo un approccio più fisico. E sebbene sappia interpretare con eguale efficacia le due fasi, paga, probabilmente, il modulo e la filosofia di gioco del tecnico toscano. Nel Bologna sfruttava la copertura delle mezzali per scambiare il pallone e arrivare alla conclusione percorrendo il campo in verticale. Nel Napoli, invece, il vertice basso del centrocampo resta tale, epicentro dell’esagono composto dai due centrali, i due esterni e i due centrocampisti. Diawara ha più fisico di Jorginho, il che lo aiuta in fase difensiva, nel pressing e nella riconquista del pallone, ma pecca, rispetto all’italo brasiliano, nella distribuzione del gioco e dei palloni. Ergo, essendo il Napoli improntato sul possesso palla piuttosto che sul ribaltamento dell’azione, soffre un scarsa adattabilità al ruolo di fulcro del centrocampo.
Il futuro è comunque suo
Ricapitolando: Diawara ha le caratteristiche fisiche e tecniche per ricoprire il ruolo di Jorginho. Gli manca, ancora, la lucidità necessaria e la lettura tattica per gestire compagni, pallone e cronometro. Resta comunque un ricambio preziosissimo. E il futuro gioca dalla sua: Diawara è un under 25, cosi come i suoi due “colleghi” Rog e Zielinsky. La sensazione è che il Napoli abbia costruito il proprio futuro, oltre che il presente. Diawara, intanto, può contribuire all vittoria del titolo d’inverno, e, perchè no, anche a quello d’estate. E poi, con il tempo rovesciare le gerarchie. A ben pensarci, il futuro del Napoli è già adesso…
- Login o Registrazione