Su dodici partite disputate, otto sconfitte sono decisamente molte. Di pareggiare non se ne parla ma tra i 12 punti all’attivo i tre ottenuti contro la Sampdoria grazie al roboante 4-0 sono qualcosa di inenarrabile. Luigi Delneri nato nella provincia del capoluogo friulano ha guidato i bianconeri, nel bene e nel male, nella prima metà del girone d’andata. Ora, come si legge nel comunicato stampa del club, insieme al suo allenatore in seconda Giuseppe Ferazzoli, ‘Gigi’ è stato sollevato dall’incombenza della guida tecnica del team. Tra l’augurio di un buon prosieguo di carriera ed un ringraziamento per i tredici mesi in cui il coach di Aquileia ha prestato servizio, l’Udinese ha già l’accordo col successore. Ed il nome è sorprendente: Massimo Oddo.
PERCHÉ PROPRIO ODDO?
L’ex terzino destro di Lazio, Milan e nazionale italiana riceve l’investitura in una parentesi molto particolare della propria carriera. L’inizio, se vogliamo. Dopo la promozione da allenatore della Primavera a tecnico della prima squadra a Pescara, Oddo arranca. Una sola vittoria, tra l’altro a tavolino, porta il tecnico abruzzese all’esonero nel giorno di San Valentino. Un trauma per un Pescarese di nascita. L’annuncio dei bianconeri friulani arriva quindi nell’incredulità generale. O meglio, l’esonero di Delneri era nell’aria ma è proprio il nome del nuovo tecnico a stupire. La risposta, sembrerà scontato, risiede proprio nelle prime dichiarazioni del giovane allenatore: senza fare proclami e promesse l’ex numero 44 ha elogiato il potenziale della rosa con particolar menzione ai giovani. Forse a Udine serve questo, un investimento a lungo termine votato ad esaltare le promesse bianconere.
PERCHÉ ORA?
Ma perché questo cambiamento è stato operato proprio ora? Se volessimo fare un ragionamento cinico potremmo, asserire che la società, tentata da tale progetto a lungo termine, abbia approfittato di una situazione favorevole, nonostante tutto. Non solo per merito proprio, quanto per demerito delle concorrenti alla salvezza, l’Udinese sembra considerarsi già virtualmente salva. Quindi ci si trova in un momento ideale per fare cambiamenti, specie se non danno garanzie immediate. Attenzione, però, mai sottovalutare Massimo Oddo: il suo Pescara, infatti, non lo ha esonerato attribuendogli tutte le responsabilità del caso. Anzi, nel comunicato, il Delfino sottolineava quanto l’allontanamento dell’allenatore fosse più finalizzato alla responsabilizzazione dei giocatori che non alla penalizzazione della guida tecnica.
IN PRATICA…
Nella fattispecie, le cose di campo non cambieranno troppo: si passerà dal 4-3-3 di Delneri ad un 4-3-2-1. Avvicinandosi a dicembre, infatti, sembra che l’Udinese abbia incaricato Oddo di fare…l’albero di Natale. Forse la più grande differenza starà nella mentalità: Delneri cerca di proporre un calcio offensivo condannato a subire troppo nell’altra fase; Oddo sembra volersi votare ad un calcio equilibrato senza però farsi desiderare troppo nella tre quarti avversaria. Sarà la scelta giusta? Al campo (e al pubblico del Friuli) l’ardua sentenza…
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