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Dean ammette l’errore sul contatto Romero – Cucurella: “Avrei dovuto richiamare Taylor”

Dean ammette l’errore sul contatto Romero – Cucurella: “Avrei dovuto richiamare Taylor” - immagine 1
Clamoroso in Inghilterra.

Redazione Il Posticipo

In Inghilterra le polemiche legate a Chelsea - Tottenham si sono trascinate per diversi giorni a tal punto da spingere Tuchel a chiedere di non essere più arbitrato da Taylor. La direzione di gara ha profondamente insoddisfatto il Chelsea. E a fare chiarezza sull'operato arbitrale è stato lo stesso Mike Dean. L'assistente al VAR ha ammesso il proprio errore su una delle azioni più discusse: la tirata di capelli di Romero su Cucurella. Dean ha recitato il mea culpa come riportato dal Daily Mail ammettendo che avrebbe dovuto chiedere all'arbitro Anthony Taylor di controllare il suo monitor a bordo campo dopo il contatto.

PAREGGIO

Dean ha parlato delle decisioni prese in tutte le fasi più "calde". Molto contestato il gol del pari del Tottenham per un contatto fra Bentancur e Havertz. Dean spiega perché ha lasciato proseguire. "Non posso tornare indietro di 44 secondi per guardare il potenziale fallo di Rodrigo Bentancur su Kai Havertz. È un qualcosa di avulso dalla fase di gioco offensiva. E comunque il giocatore del Tottenham ha raggiunto con una parte del piede il pallone. Non è stato dunque un contatto così importante da essere determinante.  E poi quando il tiro di Hojbjerg è partito il portiere del Chelsea aveva una visuale non chiaramente bloccata, dunque per me il gol dell'1-1 è valido".

ROMERO - CUCURELLA

Il caso più controverso riguardava comunque il contatto fra Romero e l'esterno del Chelsea Cucurella verso la fine del match. Lo sviluppo dell'azione ha poi portato al gol del pareggio. Dean, in quel caso, ha lasciato correre. "Ho chiesto all'arbitro Taylor di aspettare mentre osservavo l'accaduto fra Romero e Cucurella. Non potevo assegnare una punizione, ma avrei dovuto consigliare a Taylor di recarsi in area di revisione arbitrale per considerare la possibilità di estrarre un cartellino rosso. Nei pochi secondi che ho dovuto studiare la dinamica non ho ritenuto la tirata dei capelli un atto violento. Poi mi sono confrontato con altri arbitri e, riflettendoci, avrei dovuto chiedere a Taylor di visitare il suo monitor a bordo campo per dare un'occhiata da solo anche perché l'arbitro di campo ha sempre l'ultima parola".