Alla fine ha fatto il calciatore e verrebbe da dire "per fortuna". Quando a ventuno anni si riesce a essere il più giovane capitano dell'Ajax, uno dei difensori più costosi di sempre e il secondo Premio Kopa della storia, vuol dire che il proprio mestiere lo si fa abbastanza bene. Eppure Matthijs de Ligt riesce anche a pensare a cosa avrebbe fatto della sua vita se non avesse realizzato il suo sogno di correre con un pallone tra i piedi. Nella classica intervista che France Football fa a chi vince un premio nella serata del Pallone d'Oro, l'olandese spiega che forse sarebbe comunque...rimasto nell'ambiente.

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De Ligt… l’agente: “Ero ossessionato dal calcio. E se non avessi sfondato avrei sfidato Raiola o lo avrei acquistato!”
Matthijs de Ligt riesce anche a pensare a cosa avrebbe fatto della sua vita se non avesse deciso di diventare un calciatore. Tra il serio e il faceto, l'olandese spiega che forse sarebbe comunque rimasto nell'ambiente, magari cercando di battere...
AGENTE - "Sarei sicuramente diventato un agente FIFA per cercare di battere Mino Raiola, o avrei provato ad acquistarlo! No, sto scherzando. Non ho davvero pensato a cosa avrei potuto fare senza il calcio". Insomma, l'agente di De Ligt potrà tirare un sospiro di sollievo, considerando che l'olandese sembra decisamente uno che quando si mette in testa una cosa... la fa. Alla fine però è lui quello che va in campo, mentre l'agente ne cura gli interessi, rendendolo uno dei difensore più pagati e remunerati dell'intero panorama europeo. Eppure, nelle parole di De Ligt c'è del vero, perchè il senso degli affari sembra molto radicato nei pensieri del tulipano.
OSSESSIONE - "Io ero ossessionato dall'idea di diventare un calciatore. I miei genitori erano d'accordo con me, ma dovevo prima finire gli studi. E io l'ho fatto". Carriera alternativa, dunque? Il business, anche se De Ligt non spiega esattamente in quale ambito. "Diciamo che probabilmente sarei diventato un uomo d'affari, per vendere e comprare cose, qualcosa del genere". E chissà, visto l'amore per il calcio, anche se non avesse sfondato sarebbe davvero entrato nell'ambiente. E a quel punto, vista l'innata competitività dello juventino, forse persino l'imbattibile Raiola se la sarebbe vista davvero brutta...
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