Nel giorno del quinto anniversario della morte di Johan Cruijff, l'Olanda non riesce a rendere omaggio al profeta del gol. La nazionale olandese di De Boer ha iniziato in modo drammatico la serie di qualificazioni per la Coppa del Mondo 2022. Quattro a due in Turchia. Un risultato che mette immediatamente in salita il cammino degli orange, già assenti ingiustificati in Russia nel 2018. Fra l'altro in due occasioni su tre (1982 e 1986) quando la nazionale olandese ha perso la prima partita di qualificazione ai Mondiali non è riuscita a centrare la fase finale del torneo iridato. De Boer ha analizzato la sfida. E le sue parole sono riprese da Voetbal International.

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De Boer, che batosta: “Duro colpo ma non ho le lacrime agli occhi, è solo la prima partita”
Nel giorno del quinto anniversario della morte di Johan Cruijff, l'Olanda non riesce a rendere omaggio al profeta del gol.
LENTI - Il commissario tecnico individua le lacune emerse dal match. "Abbiamo affrontato un buon avversario ma certamente non dovevamo perdere. E non così. Nel primo tempo non abbiamo giocato una buona partita. Abbiamo commesso diversi errori, giocando anche a ritmi troppo lenti. Sapevamo che loro cercavano la via della rete con i cambi di gioco e il primo gol ne è un esempio. Ovviamente non sono soddisfatto, ma non devo presentarmi davanti alle telecamere con le lacrime agli occhi. Il risultato è pessimo ma è solo la prima di dieci partite. Ne restano nove, dobbiamo stare attenti a non perdere ancora punti per strada".
PROSPETTIVE - Il calendario è in discesa: l'Olanda è attesa dalla sfida casalinga con la Lettonia. E poi c'è una trasferta non impossibile a Gibilterra. C'è insomma tempo e modo di rimettersi in corsa. E l'ex allenatore dell'Inter non perde la speranza. "Oggi la squadra ha accusato un duro colpo, ma dobbiamo continuare a pensare positivo. Le situazioni, nel calcio, possono cambiare molto velocemente. Dobbiamo cambiare marcia, ma sono certo che con l'esperienza dei ragazzi potremo riuscirci. Non è ancora una situazione drammatica, non è il caso di recriminare o di piangere su quello che poteva essere e non è stato. Sappiamo che dobbiamo migliorare. E di parecchio. E mi aspetto una crescita prima contro la Lettonia e poi contro Gibilterra".
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