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Dani Alves rivela: “Adoro CR7, ora posso parlarne! Ma che litigata per un mancato saluto…”

Dani Alves rivela: “Adoro CR7, ora posso parlarne! Ma che litigata per un mancato saluto…” - immagine 1
Il verdeoro dice sempre quello che pensa, anche se le conseguenze possono essere spiacevoli. Eppure persino per lui c’è stato un argomento tabù: Cristiano Ronaldo. Ma adesso che non vivono più la rivalità tra Barcellona e Real…

Redazione Il Posticipo

Se si pensa a un calciatore senza peli sulla lingua, il priko che viene in mente è probabilmente Dani Alves. Il verdeoro dice sempre quello che pensa, anche se le conseguenze possono essere spiacevoli. Eppure persino per lui c’è stato un argomento tabù: Cristiano Ronaldo. Parlando al podcast di Efrian Velarde, il brasiliano ha spiegato di avere una altissima opinione del portoghese, ma di non averla potuta esprimere finora perché…la rivalità tra Barcellona e Real Madrid glielo ha impedito.

”Ora ne posso parlare”

"Adoro Cristiano. Ora che non siamo più al Barcellona e al Real Madrid, mi sembra di poterne parlare, perché prima avevo sempre l’impressione di non poterlo fare. Cristiano è per tutti noi il miglior esempio di quello che possiamo fare. Cristiano dimostra a tutti noi che non abbiamo tantissima qualità che attraverso il duro lavoro si può competere contro i migliori. Lo rispetto tantissimo e ho avuto l’opportunità di dirglielo. Come faccio a non rispettare un ragazzo che ha lavorato tantissimo per ottenere quello che ha raggiunto, mettendoci cuore e anima?”. Parole che certamente avranno fatto piacere al cinque volte Pallone d’Oro.

La lite al Pallone d’Oro

Ma le cose non sono sempre state troppo tranquille tra i due. Che si sono persino scontrati. "C’è stato un momento in cui, a causa della rivalità tra Real e Barcellona, io lo andavo a salutare e lui non mi rispondeva. Questo è un episodio che non è mai venuto fuori, ma durante una cerimonia del Pallone d’Oro abbiamo litigato, io ho salutato tutti quanti e lui non mi ha salutato a causa di quello che veniva generato dalla rivalità tra i nostri club”.

Lavoro contro talento

Ma questo non toglie che, per carriera e capacità, il brasiliano si senta più vicino al portoghese che al suo grande amico Leo Messi. "Io mi identifico con Ronaldo, perché tutto quello che ho ottenuto nella mia vita è stato basato sul lavoro. Dovendo fare un paragone, come calciatore io sono più vicino a Cristiano che a Leo perché parliamo di lavoro, non di talento e Leo è un talento innato. Messi è nato con il talento di giocare a calcio e di essere in un altro mondo, che può raggiungere soltanto lui”. Ecco, questo a Cristiano meglio non dirglielo…