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De Sciglio dopo Dani Alves? Una scelta sensata al prezzo giusto

De Sciglio accolto con troppi pregiudizi. Protestare senza proporre è un esercizio fastidioso. De Sciglio non sarà Dani Alves ma, rispetto al brasiliano, offre più garanzie fisiche e comportamentali. E con Allegri, che lo ha scoperto e...

Luigi Pellicone

  La Juve ha deciso. De Sciglio erede di Dani Alves. Scelta che ha fatto storcere il naso. Social scatenati e tifoseria divisa. I delusi sostengono la tesi del ridimensionamento, argomentandola con la cessione di metà della difesa che ha portato la Juventus a un passo dalla Champions. I filosocietari rivendicano la noblesse oblige: chi non vuole la Juve non la merita. E tanti saluti a chi andrà a giocare l'Europa League e a chi cercherà l'assalto alla Champions con una squadra incapace di arrivare storicamente oltre i quarti di finale.

Cosa perde la Juventus senza Dani Alves?

 Dani Alves su Instagram

Cosa guadagna la Juventus con De Sciglio

L'accoglienza per il neo arrivato è carica di pregiudizi. Gli si rimprovera il costo: 12 milioni. I più incattiviti, calcolatrice alla mano, lo considerano il “conguaglio” per Bonucci, giusto per far quadrare i conti o trovare il senso di una partenza dolorosa. Protestare senza proporre è un esercizio fastidioso. Quanti sono, e soprattutto chi e a quel prezzo, gli esterni bassi capaci di garantire qualità e quantità? De Sciglio non sarà Dani Alves ma, rispetto al brasiliano, offre più garanzie fisiche e comportamentali.Ha disputato un Europeo a ottimi livelli e non ha demeritato al Milan dove ha vissuto un'annata complicata. De Sciglio, fra l'altro, è stato scoperto e lanciato da Allegri e con lui si è affacciato al grande calcio come prospetto di “crack” assoluto. E nulla esclude che, riconsegnato alla cura del tecnico toscano, possa tornare ai livelli di quattro-cinque anni fa, quando chiunque avrebbe aperto i cordoni della borsa pur di acquistarlo. A conti fatti, la Juve ci guadagna. Tutto lascia credere che il ragazzo ritroverà la tranquillità necessaria e anche il resto.La carta d'identità è dalla sua parte, così come le qualità: è giovane, ambidestro, versatile, capace di giocare a destra e sinistra. Non è, né sarà il nuovo Maldini, ma bocciarlo preventivamente è perlomeno ingeneroso.

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