Dalla Signora Fletcher a quella del calcio. Locatelli… mancato agente FBI vuole prendersi la Juve
Dalla Signora Fletcher a quella del calcio. Locatelli… mancato agente FBI vuole prendersi la Juve
Il centrocampista potrebbe rientrare sul mercato.
Redazione Il Posticipo
Locatelli, iuventino da sempre per sua stessa ammissione, non lascerà la barca che rischia di affondare. E il suo discorso legato alla penalizzazione ne è una ampia dimostrazione. Il centrocampista vuole prendersi definitivamente la Juventus e completare il passaggio dalla Signora Fletcher a quella del calcio italiano. Prima del calcio, infatti, il sogno riposto nel cassetto di Locatelli era quello di lottare contro il crimine: da bambino, il piccolo Manuel sognava un futuro da agente FBI o comunque da criminologo.
CRIME
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Il ragazzo, in una intervista rilasciata a Nero&verde prima di partire per l'Europeo del 2021, ha confessato la sua passione per il crime: "Mi è sempre piaciuto moltissimo. Avevo il calcio in testa da quando avevo poco più di tre anni, però non nego che mi sempre affascinato l'idea di diventare un investigatore privato. Mi è sempre piaciuto tantissimo, era il lavoro a cui mi ispiravo. Da ragazzino ero appassionato di tantissime serie tv, film sugli investigatori, agenti FBI". Una passione vissuta con... professionalità. "Ero veramente un fissato. A tal punto che un giorno ho comprato un marsupio con una scheda con scritto ‘Agente FBI Manuel Locatelli’. I miei familiari mi prendono ancora in giro perché lo tengo ancora. Però è resta un mondo che mi piace. Amavo tantissimo la signora Flatcher".
Un marsupio, adesso, riempito di sogni. Realizzati e da inseguire. Locatelli, dopo aver fallito al Milan si è saputo riprendere la scena prima con il Sassuolo e poi con la nazionale dimostrando di essere uno dei prospetti più interessanti del panorama nazionale e internazionale. Salito in cima all'Europa dopo aver visto tutti dal basso. Per sua stessa ammissione, c'era un percorso da completare. Era necessario prendere totalmente fiducia e consapevolezza nei propri mezzi. De Zerbi lo ha aiutato. Mancini ci ha creduto. E Locatelli ci ha messo del suo. "Mi sono fatto un esame di coscienza e ho capito dove sbagliavo. E tutto è cambiato".