Chi ha detto che i soldi non fanno la felicità? Beh, magari non sempre, ma solitamente, almeno quando si parla di squadre di calcio, un budget molto alto significa vittorie. Soddisfazioni. Non certo sconfitte che fanno rabbrividire i tifosi e anche la proprietà. Ecco, andatelo a raccontare a chi segue il Dalian Yifang Zuqiu Julebu. Esatto, proprio la squadra che si è assicurata negli ultimi giorni di mercato sia Yannick Ferreira Carrasco che Nico Gaitan dall'Atletico Madrid per una somma vicina ai sessanta milioni di euro. Una spesa importante, che doveva servire per partire col botto nella Chinese Premier League, appena raggiunta dopo un breve purgatorio nella League 1.
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Il Dalian Yifang di Carrasco e Gaitan: se i soldi non fanno la felicità
La squadra cinese che ha appena acquistato a prezzo d'oro i due calciatori dall'Atletico Madrid ha fatto il suo esordio nella Chinese Premier League. Con un poco dignitoso 8-0.
Il Dalian Yifang, molto denaro...per nulla
Ecco, partenza col botto è stata, ma nel vero senso della parola. Otto a zero, non certo la partenza che ci si augurava. E va bene che dall'altra parte del campo c'era lo Shanghai di Oscar e Hulk, che si sono divertiti a passeggiare nella metà campo della neopromossa, ma lo scarto sembra decisamente esagerato. Anche alla luce della presenza nella rosa del Dalian Yifang di un campione d'Europa in carica, Josè Fonte, difensore centrale di spessore ed esperienza. Il problema è evidentemente un altro. I milioni spesi per portare gli "stranieri" contano poco quando il resto della squadra non è all'altezza. E quindi il portafogli pieno del club rischia di essere totalmente inutile.
Il povero Leicester re d'Inghilterra
Come è accaduto abbastanza spesso nel corso delle ultime stagioni. Basterebbe pensare alla Premier League di due anni fa. Certo, non si può certo dire che il Leicester fosse un club...povero, visto che grazie ai proventi dei diritti TV del campionato inglese ogni squadra ha abbastanza budget di mercato da poter cambiare la metà della rosa. Ma di certo gli uomini guidati da Ranieri sono costati molto poco rispetto alle folli spese dei top club che sono arrivati dietro alle Foxes. Anzi, probabilmente addirittura meno del singolo acquisto più costoso di quel mercato, Kevin De Bruyne, che ora chiaramente vale ogni centesimo speso, ma che non è stato abbastanza per il Manchester City per conquistare quella Premier.
Il Principato e gli sceicchi
Anche il Monaco non ha speso poco nella scorsa stagione, sborsando 50 milioni di euro per assicurarsi, tra gli altri, Sidibe, Mendy e Glik. Se però si arriva davanti a una corazzata come il PSG, che nello stesso periodo ha speso quasi il triplo (138 milioni di euro) e che anche nella stagione precedente aveva superato i 100 milioni, beh, è una bella soddisfazione. E in fondo, queste storie fanno anche pensare che il Fair Play Finanziario è giusto, ma non l'unica cura alle spese folli nel pallone. Perchè è vero che spesso chi spende di più vince. Ma, paradossalmente, sempre più spesso i soldi non fanno la felicità. E non fanno neanche vincere le partite.
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