L'ultimo commissario tecnico a giocare contro l'Inghilterra andando in panchina a Wembley è Gigi Di Biagio. Era un test match per i padroni di casa, contro un'Italia incapace di qualificarsi al Mondiale. Non potrà finire, come allora, 1-1 perché questa volta non è un'amichevole. In palio, la Coppa. Una sfida che al netto del risultato, certifica l'enorme crescita di questa nazionale. Di Biagio ha parlato ai microfoni di TMW Radio.

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Di Biagio: “Mancini imponga il gioco. Spero che segni Immobile”
L'ex CT analizza gli scenari della finale.
GIOCO - Di Biagio ha una idea precisa su come potrà incanalarsi la sfida. L'Italia deve metterla sul piano del gioco. "Questa Inghilterra è la figlia di quella che ho affrontato. Southgate alla guida e diversi giovani in rapa di lancio. Anche la nostra nazionale discende da quella scesa in campo nel 2018. Conosco Mancini e con ogni probabilità sarà lui a giocare la partita sugli avversari. Contro la Spagna la nazionale azzurra ha faticato moltissimo nel primo passaggio e nella circolazione di palla. Credo che il messaggio sia proprio quello: occorrerà maggiore precisione nel possesso. Non sono invece affatto preoccupato per la tenuta difensiva e le marcature preventive".
FINALE - Gigi Di Biagio è anche uno degli azzurri ad aver giocato una finale europea. Anno 2000, contro la Francia. Il sogno interrotto a pochi secondi dal termine e poi infranto dal golden gol di Trezeguet. "In quella occasione pagammo anche altri fattori. In primis, aver giocato un giorno dopo rispetto alla Francia e in inferiorità numerica con l'Olanda. A fine stagione questi fattori incidono parecchio. Una finale resta comunque una partita a sé. Servirà tantissima attenzione anche perché gli inserimenti senza palla possono essere decisivi. Anche la condizione fisica sarà decisiva. Occorrerà saper gestire le forze. Non credo però che Mancini attingerà a piene mani al turnover".
SINGOLI - L'Italia appare più squadra. L'Inghilterra ha qualche individualità in più. "La nazionale lavora tantissimo e bene in campo. Ho letto e sentito tante critiche a Immobile. Capisco che con questo modulo e in un sistema di gioco diverso rispetto a cui è abituato possa soffrire. Spero davvero che possa segnare anche perché si impegna tantissimo in un ruolo per lui complicato. Immobile è abituato ad attaccare la profondità. Se non la trova o non è servito con continuità tende ad uscire dal match. Se si vuole sfruttarlo al meglio andrebbe servito con palle un po' più lunghe"
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