calcio
Cutrone, sarà vera gloria?
I precedenti rendono necessaria la domanda. Infatti i talenti che emergono dalle giovanili del Milan difficilmente regalano vie di mezzo. O diventano campioni, oppure spariscono dai radar. Leggere per credere.

Verga, la fragilità al potere
Beloufa, un Viareggio e poco più
Samir Beloufa arriva al Milan dalla Francia, dove si è già distinto in diverse formazioni giovanili. Viene aggregato alla Primavera, con cui nel 1999 vince il prestigioso torneo di Viareggio. Si guadagna l'esordio in A, ma si può dire che la sua carriera in rossonero finisce lì. Molti prestiti, qualche buona stagione nel campionato belga, ma nulla di memorabile, neanche con la Nazionale algerina che lo convoca in totale solamente nove volte.
Viudez. Chi?
Mastour, la leggenda
Chiudiamo, e non potrebbe essere altrimenti, con il re delle promesse mancate, dei giovani fenomeni incapaci di emergere nonostante un talento enorme. Ed è un bel rischio inserirlo, perchè in fondo Hachim Mastour è un classe 1998, proprio come Cutrone, ma potrebbe già essere derubricato a ragazzo prodigio mai esploso. Arrivato al Milan nel 2014, è stato indicato come uno dei possibili futuri fenomeni del calcio mondiale. Sarà, ma tre anni dopo deve ancora esordire in rossonero e anche le due annate in prestito, al Malaga e al PEC Zwolle, hanno portato solo a sei presenze, tra l'altro ovviamente da subentrato. La tecnica di base di Mastour resta innegabile, ma se il ragazzo non riesce ad esprimerla, diventerà a breve solo un altro nome in questo elenco.A cui ci auguriamo ovviamente di non aggiungere mai le generalità di Patrick Cutrone, che assieme a Donnarumma e all'amico Locatelli rappresenta la faccia giovane e rossonera di questo nuovo Milan. Che arrivi un prestito o la conferma in prima squadra, il ragazzo di Como dovrà continuare a lavorare con l'impegno e l'entusiamo dimostrato negli ultimi mesi.A quel punto, nulla gli sarà precluso. Basta guardare le foto in sede. Maldini, Costacurta e Albertini insegnano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA