Da Natale...a Pasqua. Gli ultimi minuti in campo per Juan Cuadrado erano arrivati nel 2017, nel match pre-natalizio contro la Roma. Dopo quella partita è iniziato un calvario per il colombiano, alle prese con quello che tra gli infortuni è forse il più insidioso e subdolo: la pubalgia. Tre mesi di dubbi, di ritorni in campo posticipati, al punto che la sua presenza nella distinta per la partita contro il Milan sembrava solamente il primo passo verso un rientro da gestire, centellinando i minuti. Ma Cuadrado non è un calciatore qualsiasi. È l'uomo dei gol pesanti. E con il colpo di testa del 2-1 potrebbe aver indirizzato l'intero campionato.
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Cuadrado, l’arma non convenzionale della Juventus
Cuadrado non è un calciatore qualsiasi. È l'uomo dei gol pesanti. E con il colpo di testa del 2-1 contro il Milan potrebbe, come da sua abitudine, aver indirizzato la storia dell'intero campionato.
Bastano venti minuti per fare la differenza
Neanche venti minuti, dal sessantunesimo, quando ha sostituito Matuidi, al settantanovesimo, quando come un ciclista sul pavè ha azzeccato lo scatto che può valere lo Scudetto, il terzo della sua collezione ed il settimo per la Juve schiacciasassi. Che contro il Milan va in vantaggio con Dybala, soffre, subisce l'onta del pareggio da parte del fischiatissimo ex Bonucci e per un'ora buona sembra quasi in balia dei diavoli rossoneri, a cui Gattuso ha fatto una gran bella cura a colpi di ringhi e di intuizioni tattiche. E per scombinare la partita ci vuole il colpo da maestro. Anzi, quello del KO, di cui il pugile...pardon, l'esterno colombiano è un esperto di livello mondiale.
Il match winner personale di Allegri
Cinque reti stagionali, quasi tutte pesanti come macigni. La stagione inizia con il gol al Genoa che concretizza la rimonta a Marassi alla seconda di campionato, con la Juventus sotto di due reti e alla fine capace di vincere per 2-4. La rete contro la SPAL è solo la firma ad una partita ormai terminata, ma contro il Benevento Cuadrado torna l'arma non convenzionale che sbroglia la matassa. Proprio come contro il Milan, colpo di testa e Juventus in vantaggio in una partita complicata. E chi sblocca il match contro l'Olympiakos che certifica la qualificazione alla Juventus agli ottavi di Champions League. Esattamente, proprio lui. Una costante, che si estende per tutti e tre gli anni in bianconero del colombiano.
Cuadrado, solo reti pesanti
A partire dal tap-in all'ultimo respiro nel derby contro il Torino che rigira totalmente la stagione 2015-16 della Juventus, che in quel momento ha fatto poco più di un punto a partita ma che da quel gol costruisce una rimonta clamorosa, portandosi a casa il titolo nonostante una partenza horror. Per non parlare dello scorso anno, calcisticamente parlando, in cui Cuadrado segna solo due reti, ma che a conti fatti valgono sei punti: quella all'Inter e quella alla Sampdoria, due vittorie per 1-0 molto sofferte, ma fondamentali per il sesto titolo consecutivo. E ora la storia potrebbe ripetersi, sempre con le stesse dinamiche e forse gli stessi risultati. In fondo, normale. Perchè chi nasce tondo, non può certo morire...Cuadrado.
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