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Croazia, Ana Maria Markovic: “Sono una giocatrice, non la calciatrice più sexy. Non mi piace questa etichetta”

Croazia, Ana Maria Markovic: “Sono una giocatrice, non la calciatrice più sexy. Non mi piace questa etichetta” - immagine 1
Ana Maria Markovic è una delle promesse del calcio croato prima ancora di essere una bellissima ragazza e preferisce essere riconosciuta come giocatrice e non come la calciatrice più sexy del mondo. 

Redazione Il Posticipo

Ana Maria Markovic è una delle promesse del calcio croato prima ancora di essere una bellissima ragazza. E come riportato in una intervista riportata rilasciata al media tedesco 20min, preferisce essere riconosciuta come giocatrice e non come la calciatrice più sexy del mondo.

DISAGIO

La ragazza ha 600 mila follower su Instagram ma precisa cosa vuole che si dica di lei. "Mi sono piaciuti gli articoli che mi hanno definito la più bella o una delle più belle perché sono felice di esserlo. Poi però si è esagerato. Qualcuno mi ha descritto come sexy. E questo sinceramente non mi piace. Credo che si debba stare molto attenti a quello che si scrive sulle persone, soprattutto se non si conoscono.  Non mi piace essere etichettata. In tanti mi hanno scritto fingendo di essere dei procuratori, ma so benissimo cosa vogliono da me. Non mi hanno mai visto giocare a calcio, ma si sono fermati solo al mio aspetto e mi hanno dato la sensazione di voler utilizzare i miei social network per lucrarci. Ho messo qualche foto un po' provocatoria sui profili social, lo ammetto, ma non poserei mai nuda. E ho ricevuto messaggi davvero strani. C'è gente disposta a pulire le mie scarpe dopo gli allenamenti. Non posso né voglio convivere con tutto questo, non sarei serena con me stessa e la mia famiglia".

CROAZIA

Nonostante stia muovendo i primi passi da calciatrice, la 22enne, che milita nel Grasshopper al momento non ha intenzione di andare all'estero perché vuole prima finire gli studi in Svizzera. La squadra croata ha comunque seguito da vicino la sua crescita.  “In nazionale è andato tutto bene. Mi hanno fatto sentire importante, sono stati molti professionali e mi hanno fatto concentrare sempre e solo sul calcio. Ricordo che dopo le prime foto, apparse su tutti i siti dei Balcani, c'erano tanti giornalisti, erano più di venti  all'hotel della squadra e la federazione è intervenuta per aiutarmi. Hanno fatto un ottimo lavoro. Il mio idolo calcistico è Modric, è un grande modello. Dal punto di vista della professionalità invece ammiro Cristiano Ronaldo perché riesce sempre a dare il massimo in questo sport.