Chi dice che le difficoltà rendano necessariamente più buoni? Paul Scholes ha passato un periodaccio di recente dentro e fuori dal campo: la sua avventura all’Oldham è durata appena 31 giorni e Oltremanica ha fatto parecchio rumore anche l’accusa di cattiva condotta incassata dalla FA per il calcio scommesse. Il centrocampista però, forte del suo passato da calciatore, torna a criticare duramente il suo “nemico” numero uno: Paul Pogba.
NESSUN PROBLEMA – Pogba è un bersaglio facile: dopo la vittoria in Coppa del Mondo ci si aspettava sicuramente qualcosa di più da un giocatore con le sue qualità ma la sua stagione è stata più complicata del previsto: prima i contrasti con José Mourinho, quindi il rilancio con Ole Gunnar Solskjaer, poi un nuovo calo… e una porta spalancata nei confronti del Real Madrid? Secondo Scholes una sua partenza però non sarebbe un problema come dichiarato ai microfoni della Premier League Productions: “In passato, lo United ha perso i migliori giocatori e questa cosa non ha avuto alcun effetto su di loro. Penso a Keane, Beckham, Ronaldo e Van Nistelrooy. Tutti i migliori hanno lasciato il club”.
L’ATTACCO – Secondo Scholes, Pogba non ha ancora dimostrato al pubblico dell’Old Trafford tutto quello che vale: “Conosciamo tutti Paul, e parliamo ancora di potenziale, ma ha 26 anni, deve iniziare a farlo vedere settimana dopo settimana. Pogba potrebbe aver bisogno di un Bryan Robson o di un Roy Keane al suo fianco solo per ricevere una strigliata ogni tanto. Se non lo capisce, continua a vivere nel suo piccolo mondo fantastico pensando di essere il migliore”.
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