Acque agitate a Old Trafford e la domanda è una sola: di chi è la colpa? Di Mourinho, che sembra essere incappato nella più classica (almeno per la sua esperienza) delle crisi del terzo anno? Dei calciatori, a partire da Pogba, che stanno rendendo al manager la vita più difficile di quanto già non sarebbe? Il ping-pong di responsabilità è in atto da inizio stagione, ma Gary Neville, leggenda del club e ora opinionista TV e allenatore della Nazionale femminile di Sua Maestà, ha altre idee. I colpevoli di questa situazione così ingarbugliata sono da ricercarsi a un livello molto più alto.
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Crisi United, Neville ha trovato il colpevole: “Ma quale allenatore, i problemi sono a livello societario”
Acque agitate a Old Trafford e la domanda è una sola: di chi è la colpa? Di Mourinho? Dei calciatori? Gary Neville ha altre idee e lo ha espresso abbastanza chiaramente.
LEADERSHIP - "Tutto questo casino è cominciato quando il Manchester United ha licenziato David Moyes dopo otto mesi e abbiamo perso il senso di tutti i valori su cui questo club ha fondato oltre cento anni di storia. Il problema non è l'allenatore il problema, è la mancanza di leadership calcistica a un livello superiore a lui. Tutti quanti agiscono a caso, senza un piano ben preciso!". Queste le riflessioni dell'ex terzino dello United, affidate al suo profilo Twitter ufficiale. Una presa di posizione abbastanza forte, vista anche la storia calcistica di Neville, uno dei ragazzi del 1992, tra i simboli dell'era più vincente del club.
FLIPPER - Il riferimento al licenziamento di Moyes riporta alla prima stagione post-Ferguson, quando a molti era sembrato strano che lo United, un club che per oltre vent'anni ha avuto lo stesso tecnico (Ferguson, a cui fu data fiducia nonostante un avvio a Old Trafford anche peggiore del suo successore), prendesse una decisione così affrettata.Da quel momento, chiosa Neville, si è rotto qualcosa. Certo, qualcuno gli fa notare, forse era stato un errore di base proprio scegliere Moyes, ma Neville ritiene che quella scelta sia il segno della discontinuità della società rispetto al passato. "Quella è un'altra questione, ma licenziarlo dopo appena otto mesi ha trasformato tutto in una specie di flipper. Si insegue la pallina e si reagisce alle sollecitazioni. E non c'è un piano...". E nel frattempo, il flipper continua.
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