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Courtois: “Con il PSG finale anticipata. Mbappé? Meglio averlo in squadra che ritrovarmelo faccia a faccia…”

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Il destino della Casa Blanca è, nel pieno senso del termine, nelle sue mani.

Redazione Il Posticipo

Courtois, un muro. Con Ancelotti in panchina il portiere belga è quasi insuperabile. Il destino della Casa Blanca è, nel pieno senso del termine, nelle sue mani. Il belga, sinora, è il meno battuto in Spagna ma ha anche la migliore media in Champions considerato che Mendy del Chelsea ha giocato una partita in più. Numeri che interessano il giusto al diretto interessato che in una lunga intervista ad AS ha fissato i suoi obiettivi. Sogna il triplete.

TITOLI - Courtois va dritto al sodo. "Sono orgoglioso dei numeri. Sto giocando ad un buon livello, ma dobbiamo chiudere la stagione con tanti titoli. La scorsa stagione è stata buona a livello individuale ma siamo rimasti a bocca asciutta. Siamo il Real Madrid e il nostro obiettivo è arrivare in fondo in ogni competizione. La prima cosa adesso è la Coppa, a Bilbao. Non è affatto facile andare a San Mamés per giocare contro l'Athletic, ma andremo lì per centrare la qualificazione. Poi arriveranno le partite di campionato importanti e dopo toccherà al PSG".

CHAMPIONS  - La Liga è alla portata, ma per centrare il triplete serve una Champions. Courtois non l'ha mai vinta.  "Il Real Madrid ha scritto la storia della Champions e vorrei farne parte anche io. Ci aspetta una sfida molto difficile contro il PSG è una squadra che ha grandissimo talento. Sarà una finale anticipata, può essere decisivo un salvataggio sulla linea, così come arrivarci senza assenti o infortunati. E poi sarà importante sfruttare le nostre caratteristiche. Neutralizzare il collettivo avversario, mantenere la porta inviolata e, su tre occasioni, segnarne due".

FUTURO - C'è tempo anche per parlare di futuro e di riscatto e... mercato. Il nome di Courtois non è apparso grandi trofei dell'anno. "Mi interessa di più essere apprezzato dai miei compagni di squadra dal mio allenatore e dai tifosi. Di solito affascinano gli attaccanti. Mbappé e Haaland sono giovanissimi e sono certo che segneranno una nuova era". Magari al Real Madrid. "Non sta a me deciderlo, ma posso dire che sono due fuoriclasse e averli in squadra è meglio che ritrovarseli, per me che sono un portiere, faccia a faccia".