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Cosmi: “Sono contento, ho sofferto l’accantonamento dalla massima serie”

BERGAMO, ITALY - MARCH 03: Serse Cosmi, Head Coach of Crotone looks on prior to the Serie A match between Atalanta BC  and FC Crotone at Gewiss Stadium on March 03, 2021 in Bergamo, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Una vittoria fondamentale per continuare a sperare.

Redazione Il Posticipo

Cosmi l'aveva detto. Chi viene a Crotone deve aver paura. E il Toro scopre il terrore della zona retrocessione dopo la clamorosa vittoria dei padroni di casa che calano il poker ai granata, accorciano la classifica e vedono un po' meno impossibile la "mission impossible" di centrare la salvezza. Serse Cosmi analizza la sfida ai microfoni di Sky Sport.

RILANCIO - Una vittoria che ha il sapore della liberazione. Il Crotone accorcia relativamente la classifica. Partita di grandissimo carattere, quella dei calabresi che sembrano aver assorbito i dettami del nuovo tecnico: "Sono contento. Devo essere sincero, sono felicissimo per il Crotone. Qui ho trovato delle persone serie, che stanno vivendo un'annata particolare. Chiaramente da domani inizierò a pensare anche a me stesso. Ho sofferto questo accantonamento dalla massima serie. Ci sono stati momenti in cui sarei potuto tornare. Ringrazio il Crotone anche per questo. Sono arrivato solo da sei giorni, ho inciso solo relativamente, adesso ho tutto il tempo di fare danni".

SPERANZA - I tre punti aiutano e danno morale ma centrare la salvezza resta ancora una impresa. Anche se il Crotone ha saputo battere tutte le dirette concorrenti. E ha alcuni elementi di spicco. "Questa squadra ha ottenuto vittorie anche abbastanza grande e ha qualità di gioco straordinarie, nonché individualità importanti. Ounas ha rischiato la vita nel primo tempo, ma si è fatto perdonare con il gol. Simy a volte è penalizzato dalla sua gestualità, a volte è scoordinato dall'altezza e dal numero di piede, ma le sue doti sono indiscutibili. Dieci gol in serie A non sono poche. Poi c'è Messias. Incomprensibile che sia sfuggito. Sui singoli mi fermo, anche perché è giusto dare a tutti i ragazzi che sono scesi in campo".