Eugenio Corini si è ripreso il Brescia. E il Brescia ha ripreso a vincere. Un mese dopo il suo esonero, il tecnico delle rondinelle è tornato sulla panchina della squadra lombarda che se ne è immediatamente giovata. Vittoria fondamentale a Ferrara. E adesso il tecnico va a caccia del bis. Contro il Lecce c'è da sfatare la maledizione del Rigamonti contro il Lecce. Non poteva esserci avversario peggiore: i pugliesi raccolgono vittorie solo in trasferta.

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Corini: “Voglio rivedere il Brescia di Ferrara. Balotelli è da un gol a partita”
Un mese dopo il suo esonero, è tornato sulla panchina del Brescia e ha vinto. Adesso deve sfatare la maledizione del Rigamonti.
CLASSIFICA - Indispensabile comunque vincere per accorciare la classifica: "Abbiamo gestito diversamente gli allenamenti, la squadra è pronta dopo la rifinitura. Stiamo bene e pronti ad affrontare lo scontro salvezza. Quella contro il Lecce è la partita della vita come lo sono tutte. Sarà fondamentale l'approccio mentale al match. Dobbiamo avvicinarsi alla sfida senza caricarla troppo, ma oltre a essere sereni dovremo anche metterci rabbia. Abbiamo cambiato l'inerzia negativa. Ora dobbiamo avere voglia di vincere un contrasto, è questo che fa la differenza. Voglio rivedere in campo la squadra di Ferrara. Con la Spal la squadra ha giocato una partita di spessore e si è iscritta nuovamente alla corsa salvezza: la partita in casa ha un significato molto importante vogliamo regalare una gioia ai nostri tifosi. La vittoria comunque non verrà dal cielo: dobbiamo ripetere la partita contro la Spal. E sarà fondamentale il sostegno dei nostri tifosi".
BALOTELLI - Balotelli è tornato decisivo. Sembra fuori da ottiche di mercato. La sensazione è che al netto delle incomprensioni possa restare e cercare la salvezza con il Brescia. Ecco le parole del tecnico in conferenza stampa. "La sua rete è la naturale conseguenza di un buon atteggiamento. Balotelli è da un gol a partita. Ha dato una grande mano ai compagni, creato e avuto occasioni. Ritengo sia solo all'inizio. Abbiamo lavorato davanti al video per fargli capire quando è attivo o passivo e così ha avuto più occasioni".
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