Dopo otto anni il Brescia torna a vincere in serie A. Tre punti che arrivano in un momento delicato e rimettono pienamente in carreggiata i padroni di casa. Le rondinelle sono tornate a volare: sei punti in due partite contro due dirette concorrenti alla salvezza. Quanto basta per giustificare la scelta di richiamare in panchina Eugenio Corini. Il suo rientro allontana il Brescia dalla zona retrocessione con una partita in meno. Uno scenario inimmaginabile poche settimane fa.

calcio
Corini: “Rinnovo? Non l’ho cercato, ne riparleremo. Essere richiamato è già una vittoria. Chancellor? La bandiera gliel’hanno tirata…”
Le rondinelle sono tornate a volare: sei punti in due partite contro due dirette concorrenti alla salvezza. Quanto basta per giustificare la scelta di richiamare in panchina Eugenio Corini.
SODDISFAZIONE - Il tecnico ha analizzato così la partita ai microfoni di Sky Sport: "Penso che abbiamo fatto altre partite di eguale qualità ma siamo stati bravi ad adattarci. Abbiamo lavorato e condiviso ottime trame di gioco e finalizzato nella maniera giusta. Sarà comunque una lotta serrata sino al termine del campionato. I cori dei tifosi mi fanno piacere e sono fonte si sostegno spero che spingano la nostra squadra. Sono loro i nostri eroi e ci aiuteranno a al raggiungimento di un obiettivo straordinario". Per tanti giovani in campo è stata la prima volta. "Sono contento per tutti i ragazzi. Chi entra gioca sempre partita di spessore. Entrano tutti con grande personalità e siamo felici che possano esprimersi in prima squadra. La bandiera nascosta nei pantaloncini di Chancellor? Sarebbe un fenomeno come faceva a sapere di segnare? Gliela avranno lanciata dalla curva..."
DETERMINAZIONE - La squadra ha giocato con determinazione e intensità. Un Brescia sempre sul "pezzo" come richiesto. Eppure Corini per un periodo non andava bene. "Non sono andato in vacanza è una scelta che mi ha fatto soffrire. Non riuscivo a vedere le partite del Brescia in diretta. Quando c'è stata la possibilità di ritornare ero carico e determinato. Sento i ragazzi come miei, sappiamo la fatica che abbiamo fatto per arrivare in serie A". Lecito chiedersi i motivi dell'esonero a questo punto. "Si era creato un cortocircuito a livello comunicativo. Ho sempre pensato alla direzione da prendere e la direzione da mantenere nelle difficoltà. In quel momento non c'è stata voglia di soffrire insieme quando non si sono portati a casa punti. Ho lavorato su cosa poteva controllare, ho lavorato per farmi trovare conto. Essere richiamato è già stata una vittoria". Entro Natale il possibile rinnovo. "Non lo cercavo, me l'ha proposto il presidente, ora sono concentrato sull'allenare il Brescia. Poi valuteremo insieme".
© RIPRODUZIONE RISERVATA