L'organizzazione di una competizione non è mai una cosa semplice in tempo di pandemia. E la notizia che la CONMEBOL abbia deciso di spostare la Copa America in Brasile sembrerebbe aver mandato su tutte le furie i giocatori della nazionale Argentina.

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Copa America in Brasile. Argentini furiosi, brasiliani perplessi e rischio boicottaggio
La notizia che la CONMEBOL abbia deciso di spostare la Copa America in Brasile sembrerebbe aver mandato su tutte le furie i giocatori della nazionale Argentina.
ORGANIZZAZIONE - Stando alle indiscrezioni raccolte da ESPN Brasil, i giocatori dell'Albiceleste sono infuriati per l'imminente partenza per la nazione rivale per eccellenza. Non è tanto per via della rivalità che i giocatori vorrebbero opporsi al viaggio, ma la protesta è dovuta al fatto che la CONMEBOL ha sollevato l'Argentina stessa dall'incarico. Il governo locale ha provato sino all'ultimo di trovare una soluzione che potesse garantire il regolare svolgimento del torneo. Restavano da limare alcuni dettagli, ma c'era comunque una certa fiducia. Negata dall'organo calcistico del sudamerica. La Copa America comincerà il 13 giugno e dopo il passo indietro della Colombia il 20 maggio, co-organizzatore del torneo, neanche l'Argenina riuscirà a ospitare la competizione.

RESPONSABILITÀ - Secondo la testata brasiliana, alcuni giocatori argentini avrebbero provato a contattare colleghi di altre squadre nazionali per unire le forze e boicottare il torneo. Anche il Brasile, infatti, è uno dei paesi in cui il Covid-19 sta creando ancora enormi disagi. Anche e soprattutto per via della variante del virus che circola nel paese. Fra l'altro sembra che neanche in Brasile, abbiano preso molto bene la decisione della federazione sudamericana. Il Partito Socialista brasiliano si è mobilitato per impedire lo svolgimento della Copa America nel paese considerando "immorale" la decisione presa dal governo guidato da Jair Bolsolnaro viste le condizioni attuali e la paura di una terza ondata che potrebbe avere effetti devastanti su un paese già da tempo messo a durissima porva dai contagi. Nel frattempo, le autorità si rimbalzano le responsabilità: molti leader regionali non ne vogliono sapere e chiedono a gran voce i vaccini. La federazione brasiliana nicchia. E tutto resta in alto mare.
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